Pomigliano d’Arco. Silvio Berlusconi ha rassicurato gli operai Fiat, li ha ascoltati e gli ha anche fornito qualche proposta concreta. Così è andato l’incontro, durato un’ora, di ieri pomeriggio alla Prefettura di Napoli tra una delegazione di sindacalisti dello stabilimento pomiglianese e il Premier. “Abbiamo apprezzato molto la disponibilità che ci ha dimostrato Berlusconi, “spiega Giovanni Orlando, uno degli Rsu presenti, “Il presidente ci ha detto che si farà garante per organizzare un tavolo di concertazione tra governo e vertici Fiat per fare in modo che nuovi modelli dell’azienda vengano destinati alla fabbrica di Pomigliano, ciò comporterebbe maggiore lavoro. Ma non si è limitato a questo, ci ha anche informati che intende portare da 52 a 104 settimane la cassa integrazione, che ne parlerà con i ministri Tremonti (Giulio, all’Economia e alle Finanze, ndr) e Sacconi (Maurizio, al Welfare, ndr) anche se ha detto che i soldi per il prolungamento già ci sono. Mentre parlava con noi delle nostre difficoltà, ha aggiunto che stava pensando ad un’altra possibilità, quella di fare in modo che le banche concedano agli operai dei prestiti a tassi agevolati”. Intanto domani, il premier è atteso ad Acerra per l’inaugurazione del termovalorizzatore. Annunciata per domani la protesta dei comitati per il no, e anche quella degli stessi operai Fiat. “Mi auguro che le parole del premier siano vere”, dichiara Gerardo Giannone, Rsu dello stabilimento pomiglianese, “perchè le problematiche della classe operaia sono reali. Spero fortemente che l’incontro di oggi non sia stato un escamotage per evitare maggiori contestazioni domani ad Acerra. Ad ogni modo io sarò lì insieme ai tanti cittadini che lottano contro l’inceneritore”.
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