venerdì 20 Settembre 2024
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Beni archeologici a Poggiomarino. Il sindaco scrive alla Soprintendenza

Un incontro con la responsabile della Soprintendenza
speciale di Napoli e Pompei per discutere degli scavi
archeologici presenti a Poggiomarino. Lo chiede il sindaco
Vincenzo Vastola, che ha scritto alla dottoressa
Mariarosaria Salvatore, soprintendente archeologo della
Soprintendenza Speciale di Napoli e Pompei manifestando
“le preoccupazioni, insieme a quelle dell’intera
cittadinanza, circa la sorte dell’indagine in via
Fontanelle e dell’area archeologica di Longola”.

Si legge nella lettera: “L’amministrazione che
rappresento è vivamente interessata alla salvaguardia e
alla valorizzazione in tutti i suoi aspetti dei siti
archeologici oggetto di indagine, pertanto Le chiedo una
informativa, per quanto è di Sua competenza, circa le
attività in corso o quelle in progetto”.

Vastola specifica anche che il Comune è disponibile a
predisporre un deposito per la conservazione dei beni
archeologici di Poggiomarino: “Siamo disponibili ad
individuare, in brevissimo tempo, nell’ambito del
territorio comunale, un’area da attrezzare o locali idonei
alla conservazione dei reperti, secondo le indicazioni della
Soprintendenza”.

Infine la richiesta di un incontro, peraltro già fatta una
prima volta il 10 novembre scorso, “nella certezza di un
reciproco impegno e una comune volontà ad affrontare
proficuamente i problemi”.

Gli scavi in via Fontanelle sono stati realizzati dalla
Sovrintendenza ai beni culturali, su richiesta del
commissariato di governo per la bonifica del Sarno, che in
quella zona sta ultimando il nuovo sistema fognario. In
pratica, ai tecnici della Sovrintendenza è stato chiesto
di fare saggi di scavo nell’area dove verrà installata la
tubazione fognaria per verificare l’eventuale presenza di
reperti archeologici. Un lavoro preventivo che avrebbe
portato alla luce importanti scoperte, sulla cui natura ora
il Comune chiede informazioni. A Poggiomarino, inoltre, nel
2000 fu rinvenuto un importante sito protostorico del VI
secolo avanti Cristo in località Longola, proprio mentre
venivano effettuati i lavori per la costruzione del
depuratore del Sarno.

Per meglio seguire e valorizzare i beni archeologici di
Poggiomarino, l’amministrazione comunale si avvale anche
della consulenza del professor Salvatore Ciro Nappo,
archeologo e autore di numerosi studi e pubblicazioni nel
settore.

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