Nell’infuocata arena politica delle elezioni Comunali di Torre annunziata, la battaglia tra il candidato del centrodestra Carmine Alfano e il rappresentante del centrosinistra Corrado Cuccurullo si consuma a colpi di numeri, con uno scambio di accuse e cifre che appassiona solo gli elettori dei due schieramenti.
Alfano ha recentemente sottolineato come il 58% dei cittadini non abbia votato Cuccurullo, ma il centrosinistra ha prontamente risposto che il 66% dei torresi non ha votato per lui, ricordandogli anche la scarsa fiducia che riscuote all’interno della sua stessa coalizione.
La strategia di Carmine Alfano si è subito rivolta ad Oplonti Futura e Movimento 5 Stelle, cercando il loro sostegno con promesse di accordi e impegni che forse non sono risultati credibili neppure agli elettori della liste del centro destra che lo hanno bocciato con un numero di voti personali inferiori a quelli delle sue liste; numeri alla mano 550 persone hanno preferito votare il M5S e Oplonti Futura ma anche Cuccurullo che ha ricevuto 50 voti in più rispetto alle liste che lo sostenevano.
Il tema della legalità è diventato il campo di battaglia principale per Alfano, che accusa Cuccurullo di essere legato alla passata amministrazione di Vincenzo Ascione, sciolta per infiltrazioni camorristiche, candidando alcuni vecchi consiglieri comunali. Tuttavia, il centrosinistra ribatte che Alfano non ha disdegnato i voti di figure come Pallonetto e Luigi Cirillo, entrambi legati all’amministrazione di Ascione. In politica, come diceva Nenni, “gareggiando a fare i puri, troverai sempre uno più puro che ti epura.” e sicuramente, per entrambi i candidati ” sufragia non olent”.
L’accusa di Alfano si sposta poi sulla vicinanza di Cuccurullo al PD, sostenendo che grazie a questo legame è stato nominato presidente della Soresa, la società regionale per la spesa sanitaria. Cuccurullo, professore ordinario in economia aziendale, si è però dimesso in contrasto con le scelte del Presidente della Regione Campania sull’acquisto del vaccino russo. Alfano, professore ordinaria di chirurgia, ha invece mantenuto il suo incarico di vicepresidente dell’ASI fino a pochi giorni prima del voto, ottenuto grazie – dicono dall’altra parte – alla sua amicizia con Vincenzo De Luca.
Nonostante le accuse e le controaccuse, la campagna di Alfano continua ad essere aggressiva, mentre Cuccurullo appare sicuro della vittoria con i suoi 1600 voti di differenza, anche se, mentre Alfano ha chiesto un appoggio diretto ai candidati sindaci, il candidato di centrosinistra si è rivolto con una lettera aperta agli elettori di Oplonti Futura e del M5S. Infatti, il destino di chi riuscirà a diventare primo cittadino dipenderà anche dai 4.000 elettori delle due liste che hanno lasciato libertà di voto ai propri sostenitori. Saranno loro a decidere il vincitore al secondo turno.
Resta da vedere quale delle due proposte programmatiche risulterà più convincente e chi dei due candidati sarà percepito come più credibile. Per ora, ciò che emerge è uno scontro concentrato su nomi e numeri che sembra lontano dalle reali esigenze di rinnovamento e rigenerazione politica richieste dai cittadini e dagli elettori del Movimento 5 Stelle e Oplonti Futura.
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