SAN GENNARO VESUVIANO. Avvocato pestato brutalmente e minacciato di morte. Arcangelo Urraro: “La tutela dell’avvocato passa anche attraverso un rafforzamento del ruolo sociale”.
Una brutta disavventura per un avvocato del Foro di Nola, vittima di una violenta aggressione nel suo studio. Alla base del brutto pestaggio: una causa di lavoro, che il legale tempo fa aveva svolto per un suo cliente, conclusasi con una sentenza di condanna di circa 46mila euro. Cifra mai risarcita al lavoratore, perchè nel frattempo la società per la quale lavorava aveva chiuso. Quindi per poter procedere almeno al recupero del Tfr del suo cliente, l’avvocato si è visto costretto a depositare un’istanza di fallimento nei confronti dei titolari. Ottenuta anche questa vittoria, dopo la pubblicazione della sentenza di fallimento il legale è stato contatto dalla parte avversa per un appuntamento presso il suo studio per tentare un accordo tra le parti. Durante l’incontro però, la trattativa ha preso una piega diversa quando l’avvocato non ha accettato le condizioni proposte dagli ex titolari della società. Minacciato di morte con una pistola, pestato brutalmente, l’avvocato ha subito anche un tentativo di strangolamento. Il Consigliere dell’Ordine Arcangelo Urraro dichiara sui social: “Esprimo massima solidarietà all’ avvocato iscritto al nostro Ordine di Nola per la violenta aggressione subita all’interno del proprio studio legale. La tutela dell’avvocato passa anche attraverso un rafforzamento del ruolo sociale che lo stesso ricopre nella gestione di delicati problemi con la conseguente, inevitabile, esposizione personale. Tale ruolo non deve essere mai considerato privo di adeguata professionalità e, quindi, di necessaria tutela”.
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