San Gennaro Vesuviano. Una sfilata di cavalieri a cavallo che non doveva essere autorizzata è costata una denuncia per abuso d’ufficio al sindaco Aniello Giugliano. Domenica scorsa si è svolta a San Gennaro Vesuviano una “cavalcata” per le strade principali del paese, una passeggiata però che avrebbe dovuto ottenere anche il parere favorevole dell’Asl, parere che non c’era. E che non ci sarebbe mai potuto essere, in base alla normativa sanitaria, infatti, i cavalli non possono correre sull’asfalto. A “rimediare” all’inconveniente e permettere comunque la kermesse, per la quale già da tempo gli organizzatori avevano presentato una richiesta al Comune, ci ha pensato lo stresso sindaco. Giugliano ha così rilasciato le autorizzazioni necessarie, ma in maniera irregolare. Domenica sono scattati i controlli da parte dei carabinieri della locale stazione (coordinati dal comandante della Compagnia di Nola, il capitano Andrea Massari) e le verifiche di tutte le documentazioni riguardanti la corsa dei cavalli. A quel punto i militari hanno verificato che mancavano le dovute autorizzazioni sanitarie ed hanno bloccato la manifestazione e denunciato il primo cittadino per abuso d’ufficio. Una denuncia che sorprende il diretto interessato, medico, ex consigliere regionale dal 2000 al 2005 con l’allora Cdu, eletto sindaco nel giugno del 2009. “Non ho ricevuto nulla in tal senso”, spiega Aniello Giugliano, al governo del paese con una lista civica “San Gennaro nel cuore” vicina al centrodestra, “Quindici giorni fa ho ricevuto una nota dell’Asl che mi chiedeva i pareri riguardo questa galoppata che si ripete ogni anno a San Gennaro Vesuviano, per quanto concerneva le documentazioni presenti in Comune le autorizzazioni c’erano. Così abbiamo fatto svolgere la gara come ogni anno”. Stando alle indagini e alle verifiche degli uomini dell’Arma, però, le autorizzazioni non erano complete e quindi tutta la “corsa dei cavalli” era illegale. Appena un mese fa altri problemi sempre legati a documentazioni e certificazioni avevano riguardato il piccolo Comune di San Gennaro Vesuviano. In quel caso l’Amministrazione era stata costretta a revocare un appalto già assegnato e che riguardava la raccolta differenziata dei rifiuti. Anche in quel caso i carabinieri hanno requisito gli atti relativi alla gara d’appalto, in particolare, tra l’altro, mancavano i contributi inps che la ditta avrebbe dovuto versare ai propri dipendenti.
Intoppi burocratici che per la seconda volta in un mese hanno “scombussolato” la vita amministrativa di San Gennaro Vesuviano. In questo caso chi avrebbe dovuto garantire che la kermesse si svolgesse in modo regolare e rispettando la legge, cioè il sindaco, non l’ha fatto. Una decisione presa alla leggera che è costata al primo cittadino una denuncia.
Quella delle sfilate di cavalli ed esposizioni di animali è un’antica tradizione del paese vesuviano, in particolare in occasione della Fiera che si svolge ogni anno a metà settembre. Un evento che si ripete ogni anno dal 1613 e attira nel piccolo comune migliaia di visitatori ed espositori in una manifestazione che dure una settimana.
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