SAN GIORGIO A CREMANO. Nuovi automezzi meno inquinanti saranno messi a disposizione per la Ge.Ma., società che si occupa della raccolta dei rifiuti sul territorio sangiorgese.
I nuovi automezzi sono stati presentati all’Amministrazione Comunale, rappresentata dal sindaco Mimmo Giorgiano e dall’assessore all’Ambiente Giampaolo Scognamiglio al termine di un convegno, tenutosi in villa Bruno, sul tema della riduzione di emissioni di anidride carbonica. I nuovi automezzi, infatti, sono di ultima generazione ed emettono sostanze inquinanti in maniera inferiore ai vecchi camion precedentemente in possesso dell’azienda.
Per l’assessore Scognamiglio “l’investimento effettuato consente che il servizio di raccolta dei rifiuti sul territorio comunale sia svolto con strumenti all’avanguardia e che inquineranno di meno l’aria che respiriamo. E’ un nuovo successo per l’Amministrazione, dopo gli ottimi risultati della raccolta differenziata, che si sta mantenendo su alti livelli nonostante alcune difficoltà a cui stiamo già facendo fronte.”
“Io sono personalmente convinto – spiega Mimmo Giorgiano – che la Pubblica Amministrazione debba fare la sua parte, diventando un modello per i privati, nel campo della riduzione delle emissioni di biossido di carbonio. In particolare, quello che noi possiamo fare è lavorare su due direttrici: una è il settore dell’edilizia pubblica, l’altra riguarda la flotta di veicoli di proprietà degli Enti Locali, al fine di promuovere interventi per la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni. Il Comune di San Giorgio a Cremano ha fatto già qualche passo in avanti sotto questo punto di vista negli ultimi anni: molti dei nostri dipendenti girano la città su pullmini elettrici ed abbiamo già approntato un piano per l’efficienza energetica, ma non basta. Per rimodernare il patrimonio edilizio (scuole, edifici comunali) e il parco veicolare di proprietà dell’Ente, limitando le emissioni di anidride carbonica, è necessario che l’Unione Europea e lo Stato mettano a nostra disposizione più risorse economiche, perché, a causa dei tagli agli enti locali, il rischio è che, nell’immediato futuro, noi saremo in grado di far fronte, al massimo, alle spese ordinarie. Senza un sostegno chiaro e diretto vorrà dire che nella lotta alle emissioni dannose saremo stati lasciati soli. Io, invece, ritengo che questo ambito di partecipazione sia strategico: il settore pubblico non può non supportare in maniera piena e convinta i programmi di riduzione delle emissioni.”
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