Un’autofficina e un’autocarrozzeria, che operavano in violazione delle leggi ambientali, rispettivamente ubicate nel comune di Nola e Pozzuoli, sono state oggetto di controllo da parte dei militari del Gruppo Carabinieri Forestali di Napoli. In particolare, l’autofficina è risultata completamente abusiva e sconosciuta al fisco. Gli accertamenti effettuati in loco dai carabinieri del Nucleo Forestale di Roccarainola hanno evidenziato che l’attività era sprovvista di qualsiasi autorizzazione e che effettuava lo smaltimento dei rifiuti pericolosi e non pericolosi in modo illecito, senza alcuna documentazione che ne attestasse la destinazione. All’interno dei locali dell’autofficina, i militari hanno rinvenuto un ingente quantitativo di rifiuti, che è stato sottoposto a sequestro penale insieme all’intera attività. Il titolare, un 32enne di Ottaviano, è stato denunciato in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria.
Per quanto riguarda la carrozzeria di Pozzuoli, i carabinieri del Nucleo Forestale di Pozzuoli, insieme alla Stazione Carabinieri della stessa città, hanno riscontrato che operava senza autorizzazione per lo scarico in pubblica fogna e senza autorizzazione alle emissioni in atmosfera. Anche in questo caso, i militari hanno operato il sequestro di tutte le attrezzature che potenzialmente possono emettere sostanze inquinanti nell’atmosfera. Per quanto riguarda l’allaccio abusivo alla pubblica fogna, sono state effettuate delle prescrizioni, e il titolare deve munirsi delle relative autorizzazioni allo scarico entro un breve arco di tempo. Il rappresentante legale della società, un 60enne del luogo, è stato denunciato penalmente per violazione delle norme previste dal Codice dell’Ambiente. L’attività dei Carabinieri Forestali si inquadra nelle direttive impartite dal Gruppo Carabinieri Forestali di Napoli per il controllo del territorio.
L’azione intrapresa dai Carabinieri Forestali rientra nelle direttive emanate dal Gruppo Carabinieri Forestali di Napoli per il controllo del territorio, mirate a individuare le attività produttive, in particolare quelle abusive, che contribuiscono alla gestione illecita dei rifiuti, aggravando così le problematiche ambientali nel territorio napoletano.
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