Le persone ritenute dagli inquirenti a capo del gruppo sono Maurizio Ammendola e Michele Rinaldi, rispettivamente di 40 e 46 anni, presidente e vice presidente dell’ Ordine di Hagal ai quali viene contestato anche il possesso di armi. Complessivamente sono circa una quindicina gli indagati.
L’associazione eversiva di matrice neonazista individuata dalla Procura di Napoli utilizzava, per diffondere l’odio razziale, i social e note chat, come WhatsApp e Telegram. Sono emersi contatti con formazioni ultranazionalista apertamente neonaziste ucraine denominate “Battaglione Azov”, “Misantrophic Division”, “Pravi Sector” e “Centuria”. Trovate, durante le perquisizioni eseguite oggi, numerose armi “soft air”, fra cui anche un lancia granate, abbigliamento tattico militare e altre attrezzature sulle quali sono in corso accertamenti. Addestramenti paramilitari si sarebbero svolti in campi nel Napoletano e nel Casertano.
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