NOLA. Un successo la grande festa in maschera “Aspettando il Carnevale insieme… 2015”, svolta questa mattina, venerdì 6 febbraio, nella Sala della Chiesa dei S.S. Apostoli di via San Felice a Nola. L’evento promosso dal Centro di Riabilitazione della Unità Operativa Salute Mentale di Nola.
La kermesse carnevalesca, patrocinato dall’Azienda Sanitaria Locale Napoli3 Sud, dai Comuni di Nola, Saviano e Palma Campania, dall’associazione di volontariato onlus ‘il Mosaico’ di Saviano, dalle Cooperative sociali ‘Il Faro’ , ‘Primavera’, e‘Litografi Vesuviani’, e dagli operatori del Liceo Rosmini di Palma Campania, ha visto la partecipazione di utenti ed operatori delle Unità Operative del Dipartimento di Salute Mentale della Asl Napoli 3 Sud, tutti insieme in una grande festa mascherata, all’insegna dell’allegria e della trasgressione creativa, con una nutrita scaletta di esibizioni canore e coreografiche, arricchite dal concorso ‘Vota la Maschera più bella’ scelta tra i Gruppi mascherati presenti. Sono intervenuti come ospiti d’onore le rappresentanze delle Fondazioni del Carnevale Savianese e Palmese, con le maschere tipiche della tradizione locale con una nutrita rappresentanza dei Cortei Storici ‘La Repubblica di Masaniello’ di Saviano e il Corteo Storico aragonese di Palma Campania, che si sono esibiti in una recita storica suggestiva. Ha presentato la kermesse il giornalista di Cronache di Napoli Antonio D’Ascoli e ha allietato la serata con la sua calda voce l’animatore musicale Luca Show. “Attraverso quest’evento – afferma il responsabile della Uosm di Nola, Mariano Sena – vogliamo portare l’attenzione sulla malattia. Questa festa è stata gestita e organizzata direttamente dai pazienti che sono delle persone prima di tutto che hanno spirito e capacità organizzative, vi hanno portato le loro idee, hanno fatto di questo momento una festa tutta loro diventandone i veri protagonisti. Quello che proponiamo è una nuova visione della riabilitazione psichica: spostare l’attenzione dai medici agli altri operatori e coinvolgerli tutti perchè tutti prendono parte alla riabilitazione del paziente”. Anche la scelta della location, così centrale è segno di un cambiamento, di un voler portare più attenzione alla problematica psichica, un nuovo modo di fare terapia: insieme, uniti, facendo parte di un unico gruppo.
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