Pomigliano. Non sembra affatto piacere la politica dei tagli che l’assessore regionale alla sanità, Angelo Montemarano, sta effettuando per rientrare dello stratosferico buco in bilancio da 300 milioni di euro del sistema sanitario campano. Ad incrociare le braccia ieri mattina sono state per alcune ore diverse decine di lavoratori, tra medici ed impiegati, degli ospedali di Pollena Trocchia e Nola entrambi facenti capo alla disastrata Asl Na4. E proprio i locali di quest’ultima, che vedono la propria sede a Pomigliano D’Arco (città che in questo periodo sembra essere l’ombelico caldo degli scioperi italiani), sono stati occupati, in modo pacifico e quanto mai simbolico, per alcune ore dagli stessi lavoratori. Al centro della protesta, oltre ai tagli, anche le gravi carenze dei due presidi ospedalieri che creerebbero gravi disagi all’utenza. La giornata di sciopero è stata indetta da Cisl Medici, Cisl Fp, Uil Fps, Fsi, Ugl, Nursing Up ed ha visto, secondo le cifre diramate dagli stessi sindacati, la partecipazione del 60 per cento del personale medico e di comparto. Tutto ciò garantendo, sempre secondo i sindacati, gli interventi e le prestazioni d’urgenza in entrambi gli ospedali. Tra i partecipanti all’assemblea, svoltasi nei corridoi dell’Asl, l’assessore provinciale all’Industria e Sviluppo, Aniello Lauri, impiegato nell’ospedale di Nola, ed attualmente in aspettativa per l’impegno politico. “Chiediamo un incontro urgente con il presidente della
Regione Campania e l’assessore Montemarano – spiega Raffaele Tortoriello, segretario generale della Cisl Medici, in quanto l’azienda deve rispondere dei tagli effettuati e della convenzione che ha stipulato con i medici della clinica Villa dei Fiori di Acerra, per un totale di 900 ore mensili, a discapito di altre forme di lavoro contrattualmente in regola. Si pensi che ogni medico percepirà 10 euro lordi ad ora, senza alcun rispetto per i tariffari nazionali”.La politica intanto si stringe attorno ai lavoratori in modo bipartisan. Dall’opposizione si è levata la voce del Mpa che, per mezzo del suo portavoce in Campania, il consigliere regionale Salvatore Ronghi esprime “Solidarietà ai lavoratori in lotta all’Asl Na4 e piena condanna a chi presume di rientrare nei costi riducendo l’efficienza del sistema sanitario pubblico e non gli sprechi. A tal proposito – continua il consigliere- ho inviato una nota all’assessore Montemarano affinché tenga un incontro con tutte le parti sociali ed i sindacati che non possono essere vittime di decisioni prese in modo unilaterale”. Se la levata di scudi del Mpa, che in regione siede tra i banchi dell’opposizione, sembra “fisiologica”, quella del consigliere del Pd Pasquale Sommese sa di spaccatura all’interno del partito guidato da Dario Franceschini. Infatti Sommese ammette che “Al di là delle appartenenze politiche, credo che sia arrivato il momento di assumerci tutti le responsabilità nei rispettivi ruoli ricoperti, a partire innanzitutto dalla Dirigenza stessa dell’Asl Napoli 4 che non può assolutamente continuare ad ignorare i grandi disagi che vivono i tantissimi lavoratori, i medici e gli operatori dei suddetti ospedali”. L’appello è diretto ed investe sia l’assessore Montemarano che la responsabile dell’Asl Na4 Angela Ruggiero la quale ha prontamente, attraverso una nota, replicato. “Entro il mese d’aprile- si legge- sarà tutto risolto ed i medici avranno nello stipendio i miglioramenti lungamente attesi”
Gaetano Di Matteo
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