di Alessandro Masulli
Somma Vesuviana. Il settantesimo anniversario della Liberazione è occasione per rilanciare con forza il messaggio del sacrificio di coloro che si sono battuti con coraggio per garantire alle generazioni future lo straordinario valore della libertà.
L’Ascom Confcommercio, l’ Archivio storico “G. Cocozza” e la Biblioteca Comunale per celebrare questa importante ricorrenza hanno fatto affiggere un manifesto, designer Prof. Franco Ragosta, con due protagonisti sommesi della lotta partigiana. Un omaggio a Ferdinando Aliperta e Gaetano Russo che vuole esternare grande affetto e riconoscenza a chi ha assicurato alle future generazioni un paese democratico.
Aliperta Ferdinando di Costantino e Ferriero Maria nasce a Somma Vesuviana il 24 ottobre 1919. Il 20 giugno 1944 aderisce alla 176^ Brigata Garibaldi della Seconda Divisione Valle d’Aosta e il 20 agosto 1944 è arruolato nel Corpo Volontari della Libertà. L’Archivio dell’istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta lo colloca al 71°posto nell’elenco dei Capi Nucleo della Forza Combattente. I suoi comandanti diretti e superiori hanno sempre attestato che il Capo Nucleo Aliperta, nome di battaglia “Somma”, era un elemento di grande volontà. Egli cadde da partigiano sotto il fuoco nemico a Gressoney/Saint Jean (Valle d’Aosta) il 7 novembre 1944. Sepolto nel cimitero comunale di Verres, gli è stato dedicato in seguito un cippo commemorativo con sopra il suo nome. Il suo corpo riposa dall’anno scorso nella sua terra natale.
Gaetano Russo nasce a Somma Vesuviana il 26 gennaio 1920 e ivi muore il 25 novembre del 1992. Giovane studente, stava conseguendo il diploma magistrale a Pomigliano D’Arco quando fu chiamato alle armi all’età di 21 anni. Inviato in Libia nel III Settore della Guardia di frontiera, Gaetano guerreggiò per tre anni contro Inglesi e Americani, restando ferito all’arto inferiore destro in prima linea in un campo minato. Al rientro, stabilitosi, fu inviato al confine francese sempre come guardia di frontiera con il grado di sergente. All’indomani dell’8 settembre 1943 rifiutò l’arruolamento nella RSI e dopo essere sfuggito miracolosamente alla fucilazione in un rastrellamento, aderì alla Resistenza dove lottò dapprima con “Giustizia e Libertà” e poi nella 104^ Divisione Garibaldi. Il numero della tessera del CLN era 004097, mentre nell’Archivio del Partigianato Piemontese è identificatoi con il codice Vc13276 e fascicolo 0013201g.
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