Arzano. Nel rione “167”, liberato immobile occupato abusivamente, il responsabile era stato denunciato dalla polizia locale per occupazione abusiva e abuso edilizio.
“L’operazione rientra nell’ambito delle attività dei caschi bianchi che portarono alla denuncia di oltre 15 persone per occupazioni abusive di abitazioni e spazi condominiali, abusi edilizi ed evasione canoni”
Qualche mese fa un accurato censimento delle case popolari nel rione della “167”, contesto che spesso è finito nel mirino delle forze dell’ordine per fatti di cronaca per la presenza di soggetti vicini a storiche famiglie che hanno avuto a che fare con la giustizia.
E’ qui che la polizia locale qualche mese ha completato le attività di rilevazione criticità con alcuni soggetti che avevano trasformato abusivamente, con “strafottenza” ed “arroganza”, degli spazi condominiali adibendoli a luoghi “privati” con abitazioni e deposito materiali.
Il contesto non è di quelli facili , anche perché li vi abitano persone che per “accaparrarsi” una sistemazione alloggiativa a spese dello Stato sono pronte a tutto, anche a sottrarre degli spazi condominiali agli abitanti del quartiere sottraendoglieli. Molti di essi erano stati denunciati dai caschi bianchi per i reati previsti, il tutto nell’ambito di un censimento effettuato a distanza di molti anni, con alcuni già rinviati a giudizio o condannati per decreto penale.
Insomma, l’attività intrapresa dagli inquirenti non è rimasta inascoltata dalla Magistratura.
In tale contesto la polizia locale guidata dal Comandante Biagio Chiariello, ha effettuato diversi sopralluoghi sui posti invitando gli occupanti, quelli abusivi” , a lasciare liberi gli spazi occupati.
Proprio ieri uno degli spazi trasformati in deposito materiali è stato liberato dal materiale e disattivate le utenze di luce e acqua .
Gli agenti hanno poi concluso le operazioni notiziando gli uffici competenti per il ritiro delle chiavi.
Le attività poste in essere rappresentano un chiaro segnale positivo di chi lavora al fianco del cittadino che deve essere stimolato a collaborare con le Forze dell’Ordine.
Ora occorre completare l’opera attraverso ditte specializzate con procedura in capo all’Ufficio Tecnico del Comune e dell’ACER , istituto per le case popolari proprietario degli immobili, per ora i canoni evasi ed il danno accertato per i “regolari” occupanti ma non paganti risale a circa 200mila euro.
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