sabato 23 Novembre 2024
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Arzano. Concussione e scambio di voti ecco i motivi dell’arresto del sindaco Fuschino

ARZANO. Preteso e ottenuto dal titolare di una ditta edile il licenziamento di un dipendente poiché non gradito. Non solo. Il primo cittadino di Arzano, Giuseppe Antonio Fuschino, che in mattinata è stato arrestato dai carabinieri della locale tenenza http://www.laprovinciaonline.info/Arzano-Concussione-arrestato-il.html in seguito ad un’indagine coordinata dal pm della Procura di Napoli Nord Federico Bisceglia. In base a quanto accertato dagli inquirenti l’uomo avrebbe anche chiesto voti in cambio di lavoro. Per questo i reati di cui deve rispondere Fuschino sono concussione e scambio di voti.

L’indagine che in poche settimane ha portato all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stata emessa dal gip del tribunale di Napoli Nord. A inchiodare il sindaco sono state una serie di intercettazioni ambientali, supportate anche con videoriprese, dalle quali emergerebbe la sua condotta nei confronti dell’imprenditore aggiudicatario di una serie di lavori edili e stradali.

Un’inchiesta lampo da parte dei carabinieri della locale tenenza, che alla guida del comandante Germano Pecoraro, hanno fatto partire a seguito di una denuncia.

Il fatto. Lo scorso febbraio, il dipendente della ditta edile “non gradito al sindaco” , a seguito di una serie di pressioni ricevute, alla fine ha capitolato e si è licenziato. Ma allo stesso tempo ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri che hanno fatto partire le indagini.

Il sindaco, da quanto emerge dalle indagini, avrebbe più volte sollecitato l’imprenditore affinché licenziasse “quel dipendente”. Quest’ultimo nel 2010 aveva chiesto al sindaco un lavoro in cambio di voti, da qui il reato di scambio di voti contestato al sindaco. L’uomo verrà poi assunto dalla ditta edile. In seguito, nel corso di un consiglio comunale, si era verificato un acceso diverbio tra il sindaco e il dipendente, una discussione che Fuschino aveva ritenuto offensiva e da qui il rancore del primo cittadino che, dopo aver premuto per l’assunzione, ne ha poi preteso il licenziamento.

I carabinieri della tenenza di Arzano questa mattina hanno convocato in caserma il sindaco, in giro per visite dovute alla sua professione medica, e gli hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari disposta dl gip del Tribunale Napoli Nord.

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