SANT’ANTIMO. Mentre appiccava il fuoco ad una discarica gli agenti della polizia municipale erano ad un convegno per discutere proprio della legalità nella Terra dei Fuochi. Pochi minuti dopo una segnalazione ha portato i vigili di Sant’Antimo in via Pietroluongo dove una segnalazione telefonica indicava che un uomo aveva acceso un rogo tossico.
Gli agenti (agli ordini del maggiore Biagio Chiariello) sono arrivati tempestivamente sul posto e da lontano si intravedeva la nube tossica che partiva da un’area già segnalata alle autorità competenti e dove vi erano diversi rifiuti.
Giunti sul posto hanno notato un uomo, poi identificato come un 50enne residente a Succivo (Caserta), che stava bruciando delle sterpaglie con rifiuti, quello che è considerato reato come “combustione illecita di rifiuti” nel codice dell’ambiente, norma introdotta dal nuovo decreto “Terra dei Fuochi” del dicembre 2013 che prevede la reclusione da due a cinque anni. E’ scattato il sequestro di un accendino utilizzato per accendere il fuoco e l’uomo, a seguito di chiare disposizioni fornite dal magistrato di turno, Giovanni Corona della procura di Napoli Nord, è stato arrestato in flagranza di reato e condotto per rito direttissimo in aula dove è stato convalidato il provvedimento restrittivo.
Nell’ultimo periodo l’attenzione della polizia locale di Sant’Antimo è molto accentuata verso la tutela dell’ambiente, punto sensibile del sindaco Francesco Piemonte sin dall’inizio del suo mandato.
Tanto che si è anche intensificata la collaborazione con il nucleo di polizia giudiziaria del personale della Procura Napoli Nord che dietro chiare direttive appoggia a pieno titolo l’operato del Comando.
Negli ultimi giorni, infatti, dietro segnalazione di altro cittadino, sono stati controllati ben 3 camion segnalati come autori di sversamenti in una strada periferica della città.
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