Somma Vesuviana. Avevano seminato il panico nel quartiere Casamale esplodendo, una domenica sera, cinque colpi di pistola fuori al bar del centro storico. L’altro ieri i responsabili sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Somma Vesuviana, coadiuvati dai colleghi della Compagnia di Castello di Cisterna (agli ordini del capitano Orazio Ianniello). I militari hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di Luigi Mirra, 37 anni e Gaetano Baia, 39 anni, (nella foto) entrambi napoletani per i reati di detenzione illegale e porto d’arma in luogo pubblico, minaccia aggravata, spari in luogo pubblico, violenza a pubblico ufficiale. Un provvedimento restrittivo emesso dal Gip del tribunale di Nola su richiesta del pm. I magistrati hanno così avvallato pienamente gli esiti delle indagini condotte dai militati coordinati da Ianniello. Avvalendosi anche di intercettazioni telefoniche nel corso dell’operazione denominata “Casamale” (dal nome del centro storico) gli uomini dell’Arma hanno appurato che Mirra e Baia il 18 ottobre avevano aggredito, esplodendogli contro diversi colpi di pistola, Nicola Acanfora e Antonio Corcione che si trovavano proprio dentro il bar. Ne seguì un fuggi fuggi generale, e la gente spaventata si chiuse in casa. Pochi attimi, erano da poco passate le 19,30 e in città c’era confusione per via della sagra del Baccalà che si stava svolgendo nella piazza principale. Il motivo di tale violenza era, secondo quanto appurato dagli inquirenti, di natura passionale. Una relazione mal vista tra un uomo ed una donna. Per questa ragione si sarebbero scontrati due gruppi “rivali” uno di residenti del centro storico e l’altro del Parco Fiordaliso in via San Sossio. La sera di domenica 18 ottobre l’aggressione si suddivise in due round: dapprima la rissa, lo scontro verbale e fisico e poi la spedizione punitiva compiuta con una pistola dalla quale furono esplosi almeno cinque colpi. Per fortuna non ci fu nessun ferito, nonostante a quell’ora ci fossero tanti ragazzi in strada, donne e bambini, che stavano trascorrendo la serata fuori il bar che è anche l’unico punto di ritrovo dell’antico borgo. Prima di fuggire gli autori della “spedizione” abbandonarono un’auto, una Opel Astra station wagon di colore bianco, con il parabrezza distrutto. Dalle indagini dei carabinieri effettuate in sinergia con i magistrati della Procura di Nola i due arresti che hanno chiarito uno degli episodi che aveva reso critico e ostile il clima al Casamale.
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