SANT’ANASTASIA. Il territorio anastasiano tornerà a risplendere con il rilancio economico, la cultura, e, la trasparenza della casa comunale. Queste le priorità di Antonio De Simone, candidato sindaco del centrosinistra. Corre alla imminenti amministrative di domenica 25 maggio con la coalizione Pd, Cd e due liste civiche Primavera anastasiana e Sant’Anastasia adesso. Nato e cresciuto politicamente nel Psi, Antonio De Simone, 59 anni laureato in medicina e chirurgia specializzato in oftalmologia.
Un suo breve curriculum politico?
“La mia attività politica nasce nel movimento studentesco del liceo Armando Diaz di Ottaviano negli anni ’70, subito dopo una breve esperienza in un gruppo extraparlamentare la quarta internazionale e nel 1972 entro a far parte del Psi dove sono rimasto iscritto fino all’anno scorso. Inizialmente sono stato segretario della federazione giovanile socialista di Sant’Anastasia, il mio vice era l’ex sindaco Carmine Esposito. Ho ricoperto la carica di consigliere comunale per due consiliature nell’amministrazione Manno. Sono ritornato in politica nel 1995 candidato nella provincia risultando l’unico socialista eletto. Nel 2000 con la Giunta Iervolino sono stato assessore alla Viabilità, Personale e Arredo urbano. Mi candido, sempre nel Psi, nelle amministrative del 2002, eletto vado a ricoprire la carica di vicesindaco per circa due anni, per poi dimettermi per una serie di problematiche sia interne al partito che all’interno dell’amministrazione”.
Quali sono le sue priorità?
“E’ difficile individuarle anche se bisogna fare una scelta tenendo conto del bilancio e delle risorse. I pilastri su cui fondare l’azione amministrativa sono la tutela e lo sviluppo dell’ambiente, la pubblica istruzione, fasce deboli, trasparenza, integrità morale e onestà perché la casa comunale deve essere un palazzo di vetro aperto a tutti i cittadini”.
Con quali criteri sono stati scelti i candidati al consiglio comunale appartenenti alla coalizione che la sostiene?
“Hanno la caratteristica di essere giovani e alla prima esperienza, c’è un ricambio generazionale rispetto al passato. I candidati hanno condiviso non solo la mia candidatura ma soprattutto il mio progetto politico per Sant’Anastasia. Non abbiamo promesso posti di lavoro a nessuno. E’ una squadra di qualità”.
Come sceglierà gli eventuali assessori?
“Uno dei miei impegni è quello di creare in questi cinque anni una nuova classe dirigente. Persone che abbiano le attitudini, la voglia, l’entusiasmo d’intraprendere questa “carriera politica”.
I punti del suo programma elettorale?
“Immagino questo paese vivo come alcuni decenni fa. Quindi rilancio di un economia che è stata florida per anni, che deve fare perno sulle specificità e sulle eccellenze che già abbiamo, come ad esempio l’albicocca, la ricotta di fuscella, il nocillo, il rame ma puntando anche sulle nuove eccellenze che si sta affermando come polo della moda. Sono attività che vanno incoraggiate”.
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