venerdì 22 Novembre 2024
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Anteprima di “Settembre al borgo” con il celebre poeta Davide Rondoni

CASERTA. Nella chiesa dell’ Annunziata a Casertavecchia, nell’ambito della manifestazione Settembre al Borgo 2019, la prima tappa di eventi che movimenteranno l’antico borgo casertano.

Appuntamento con la poesia ieri sera a Casertavecchia nell’ambito della manifestazione culturale “Settembre al borgo Festival”. La maratona poetica è stata curata da Luigi Ferraiuolo e organizzata da Maria Pia Dell’Olmo e Antonio Di Lorenzo. Protagonisti i giovani poeti campani, noti nell’ambito culturale regionale. L’evento è stato presentato da Dalia Coronato e dà vita alla kermesse artistica “Mulini al vento”  con i poeti: Melania Panico, Milena Di Rubbo, Giuseppe Vetromille, Stella Iasiello, Maria Stella Eisenberg. Donano il tocco della bellezza i ragazzi Davide Volpe, Agostino “Jim Gas” Santoro, Francesco Ricciardi, Michela Savoia, Athena Vrki, Cristina Pepe, Danilo Luigi Pepe, Livia Messina, Gianrenzo Orbassano, Alessandro Bruno, Giovanni Perri, Mariarosaria Ruotolo, Francesca Saladino, Francesco Russo, Giorgia Esposito, Eulalia Parillo, Gabriele Bonelli, Luna Sibilio, Elena Aiello e Anna Muzzi ,che con le loro parole hanno rapito i presenti, prima della ” Lectio Magistralis” su “L’Infinito” di Leopardi a cura del celebre Davide Rondoni.

Poeta e scrittore, fondatore del “Centro di Poesia Contemporanea di Bologna”, celebra i 200 anni dell'”Infinito” di Leopardi. Dove il “Sempre caro mi fù…” viene fermato, nel passato, dove la “u”, diviene umanità ferma nel processo di una filosofia interiore. Ci porta a scoprire dentro di noi l’Infinito, con tutte le contraddizioni leopardiane, dalla ricerca del futuro all’ amore, e poi ancora la vita e soprattutto la morte. Oltre la siepe ci sono le nostre paure, e lì dove tutto è finito, solo l’ “essere” si ricongiunge con l’Universo.

Rondoni usa un linguaggio semplice, senza citare Hegel o Adorno, ma segue gli insegnamenti di Calvino, per rendere la lezione alla portata di tutti. “Il merito di un poeta non è nello scrivere per sè, ma nel farsi leggere e lasciare una traccia nel lettore” le dichiarazioni del poeta.

“E come il vento, l’infinito, lo strano bacio del poeta al mondo” , il suo ultimo lavoro letterario, in cui chiusura lascia al vento le parole che giungono al cuore prima e all’animo poi, nel principio sacro di una terra deforme e arida, le sue parole come la vita donano l’infinito oltre la siepe.

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