DA METROPOLIS DEL 3 AGOSTO
Somma Vesuviana. Una vita da ricostruire, una famiglia distrutta piena di debiti che soltanto l’onore e la dignità valori trasmessi dall’anziano papà Carmine ha permesso di mantenere unita e di affrontare la tempesta che li ha coinvolti. E’ quella della famiglia Sodano, da quando i costruttori Vincenzo ed Ernesto hanno deciso di non pagare le presunte tangenti sugli appalti pubblici al figlio del sindaco, Celeste Allocca e all’assessore all’Ambiente Raffaele Angri la loro vita è cambiata in un attimo. Questo hanno denunciato ai carabinieri e ora le loro parole sono al vaglio della magistratura del tribunale di Nola. “Da allora non abbiamo più ricevuto nessun appalto dal Comune”, spiegano i due imprenditori, “ma soprattutto non ci sono stati più pagati gli oltre 120mila euro che ancora attendiamo di vecchi lavori che abbiamo effettuato su precisa richiesta del sindaco. Quello che raccontiamo è la verità, vorremmo che la gente si rendesse conto della nostra situazione. Dobbiamo ringraziare nostro padre, i suoceri, i cugini chi in questo ci ha dato una mano per permetterci di andare avanti nelle spese quotidiane. Se abbiamo deciso di denunciare è perchè vogliamo sia fatta giustizia”. Nel loro racconto i Sodano parlano anche di lavori effettuati gratuitamente a casa del primo cittadino Raffaele Allocca. “Ricordo di aver svolto una ristrutturazione a casa del sindaco”, racconta Ernesto, “si trova nei pressi della caserma dei carabinieri di Castello di Cisterna, i lavori che facemmo riguardavano la realizzazione di un box per dei cani e la sistemazione della legna, opere di giardinaggio e di alcune stanze dell’abitazione, tra queste quella che fungeva da studio della figlia di Allocca, anche lei medico, anche per quelli non ricevemmo compenso, anzi io stesso dovetti dare dei soldi al giardiniere che lavorò con noi”.
Ma non furono soltanto quelli i lavori realizzati dai Sodano e mai pagati. “Effettuammo anche delle opere all’interno della casa di riposo di via Circumvallazione”, continuano gli imprenditori, “il sindaco ci chiese di rimuovere dei servizi igienici, materiale elettrico, tubi dell’antincendio. Lo facemmo perchè in quel periodo atti vandalici stavano devastando la struttura e per evitare che i ladri si portassero via anche quei pezzi o li distruggessero ce li fecero rimuovere, lavori per un totale di oltre 5800euro anche questi non furono pagati ne tantomeno abbiamo avuto una autorizzazione dall’ufficio tecnico per effettuarli. Tutto quel materiale giace da allora, e stiamo parlando del primo mandato Allocca, in un nostro deposito”. Riguardo le tangenti, è poi Ernesto, ad avere ancora maggiori contatti con gli amministratori anche per le varie volte che si era recato in municipio nella speranza di ottenere il pagamento delle vecchie fatture. “Non pagai più”, aggiunge amareggiato, “quando mi sono reso conto che per le richieste di pagamento dell’anno 2008 non esisteva nessun impegno di spesa. Eppure avevo ricevuto rassicurazioni da Celeste Allocca, da Angri, e anche dall’architetto Filomena Iovine (dirigente dell’ufficio tecnico del Comune, ndr), lei mi disse di aver predisposto per il pagamento già a gennaio 2009. Quando in precedenza avevo chiesto sia al figlio del sindaco che all’assessore perchè dovevamo pagare il 10% dell’importo dei lavori eseguiti o che avremmo eseguito mi fu risposto che dovevo, altrimenti non avrei più lavorato. Aggiunsero che non dovevo preoccuparmi che avrebbero parlato con la Iovine e avrebbero fatto in modo di farmi pagare le fatture”. Cosa che non è mai avvenuta.
Nelle foto la vasca da bagno che i due imprenditori dicono di aver prelevato nel corso della ristrutturazione a casa del sindaco e i servizi igienici e il materiale ritirati dai Sodano nella casa di riposo, lavoro per cui non sono stati pagati
DOMANI (4 agosto) SU METROPOLIS NUOVA DENUNCIA DEI DUE IMPRENDITORI EDILI NEI CONFRONTI DELL’AMMINISTRAZIONE

Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.