Torre Annunziata. “Ambiente in Costituzione e la Rivoluzione gentile: la custodia del creato”. È questo il titolo del convegno organizzato dall’associazione forense ‘In Oltre’, che si svolgerà domani, 30 marzo, alle ore 16, nell’Aula Siani del Tribunale di Torre Annunziata. La giornata di studio ha ricevuto il patrocinio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata ed è un convegno di informazione e formazione professionale per la classe forense. La recentissima riforma costituzionale – che ha modificato gli articoli 9 e 41 della Carta – ha elevato l’ambiente a principio fondamentale da difendere e tutelare. Sarà questo il punto di partenza del convegno, che chiarirà le implicazioni concrete della riforma.
Un convegno aperto alla partecipazione non solo di operatori del diritto, ma anche ad esponenti del mondo della Chiesa, studenti, imprenditori.
L’obiettivo è provare a comprendere che cosa cambierà in futuro con la modifica dei due articoli della nostra Costituzione.
“Queste modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione non hanno ricevuto l’attenzione che meritavano. Non è esattamente una accusa ai media – precisa Anna Brancaccio, presidente della Associazione In Oltre e consigliere dell’Ordine degli avvocati di Torre Annunziata – ma una constatazione: la riforma è passata con difficoltà nell’opinione pubblica. Forse perché approvata in un momento storico di over information (eccesso di informazione) sulla pandemia prima e sulla guerra in Ucraina che monopolizza giornali e telegiornali in questo momento. Credo sia il momento di capire quali sono gli effetti diretti di queste modifiche della Costituzione nella vita di tutti i giorni. Occorre cominciare a comprendere che in Italia non sarà più possibile accettare, sopportare o supportare altre Italsider di Bagnoli, Ilva di Taranto, impianti chimici di Porto Marghera o comunque altri impianti industriali che possano avere impatti devastanti sull’ambiente e sulla salute pubblica. Anche l’iniziativa economica dovrà svolgersi in accordo con la salubrità dell’ambiente. E ne parleremo con giuristi, scienziati e imprenditori” conclude Anna Brancaccio.
Tra i relatori del Convegno ci sono il Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso che ha lavorato come giurista alla modifica dei due articoli della Costituzone; l’avvocato civilista Valerio Ricciardi che approfondirà invece il tema del danno esistenziale e di come esso sarà tutelato in futuro; Renato Paolucci, che sta mettendo a punto un innovativo sistema di coltivazione con l’acquaponica: un forma di agricoltura sostenibile; dagli Usa interverrà in video conferenza il professor Antonio Giordano, oncologo di fama mondiale che ha studiato e studia l’impatto dell’inquinamento dell’ambiente sulla salute pubblica. Le conclusioni del convegno sono affidate al vescovo di Acerra, Antonio Di Donna. Un uomo che si batte da sempre contro gli avvelenatori della terra. Le sue battaglie ad Acerra e ovunque in Italia gli uomini sfregiano la natura sono seguite con attenzione e appoggiate anche dal Santo Padre. Il moderatore del convegno è il giornalista del quotidiano Avvenire Pino Ciociola.
Per l’occasione nell’aula del Tribunale, dove si svolgerà il convegno, ci saranno in mostra due sculture sul tema dell’ambiente dell’artista Antonio Carotenuto. Sono due opere – i titoli sono “Non sono stato io è stato il cane” e “Grande testa di Gabbiano” – con cui il maestro Carotenuto ha voluto esaltare la forza violenta dell’uomo spregiudicato, arrogante trionfatore e conquistatore che ha cambiato, stravolto la Natura da bene comune che ci circonda a tesoro sfregiato che noi uomini abbiano circondato e rischiamo di annientare.
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