Somma Vesuviana. Uno dei territori con la maggiore presenza di regi lagni non usufruirà dei fondi e gli interventi che la Regione ha stabilito nell’agosto scorso. Un paradosso che fu sollevato all’epoca anche dal sindaco Ferdinando Allocca e che ora è oggetto di un’interrogazione presentata dal capogruppo regionale dell’Udc, Carmine Mocerino (nella foto). “Considerato che i dissesti idrogeologici che di frequente si verificano nella nostra regione”, scrive l’esponente moderato nella sua interrogazione indirizzata al governatore Antonio Bassolino, agli assessori regionali all’Ambiente Walter Ganapini e all’Agricoltura Gianfranco Nappi, “dipendono spesso da una non adeguata irreggimentazione delle acque meteoriche ritenuto quindi che il territorio vesuviano è attraverso da diversi ed importanti tratti dei regi lagni che dal moneta somma si dirigono verso valle e che gli stessi furono costruiti soprattutto per i torrenti di fango che in particolare il Comune di Somma Sesuviana è attraversato da circa 10 tratti di regi lagni allo stato in pessime e precarie condizioni di equilibrio idrogeologico ed assolutamente lontani dalle condizioni di utilizzo per cui furono costruiti, considerato che c’è sempre meno attenzione al sistema idrogeologico del territorio vesuviano di cui i regi lagni sono la struttura principale interroga per sapere quali sono le motivazioni per i quali i Comuni vesuviani e d in particolare Somma Vesuviana non sono stati inseriti nel progetto di riqualificazione dei regi lagni e quali provvedimenti di intendono adottare anche di natura ispettiva affinchè sia garantita funzionalità idraulica dei regi lagni dell’area vesuviana e tutelata la pubblica incolumità dei cittadini delle aree interessate”. Il provvedimento cui fa riferimento Mocerino è il Piano di salvaguardia e di recupero dei regi lagni che la Regione ha finanziato per 50milioni di euro. Un progetto nato su proposta proprio di Bassolino, Nappi e Ganapini. Gli interventi interesseranno, tra l’altro, i territori di Marigliano, San Vitaliano, Cimitile, Nola, Casamarciano e San Paolo Belsito oltre alle aree dei Consorzi Asi che risiedono proprio tra Nola e Marigliano. Il progetto prevede l´adeguamento delle attività di depurazione, la regolazione degli scarichi dei Comuni dell´area interessata. Verranno, inoltre, costruiti dispositivi per la produzione di energia da fonte alternativa. Interventi importanti, dai quali però è tagliata fuori, senza una ragione chiara, Somma Vesuviana e l’area vesuviana dove invece gli alvei sono spesso motivo di pericolo.
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