Salerno. Intense sono state le emozioni provate mercoledì scorso nella Sala Truffaut di Giffoni Valle Piana in occasione della prima assoluta di ‘Almeno tu nell’universo’. Un film per i giovani, interpretato dai giovani e che si avvale della regia dell’appena ventiduenne Andrea Biglione. Andrea… studente romano di talento e belle speranze, classe 1989, lo stesso anno in cui Mia Martini, la più grande interprete d’autore della musica leggera italiana, rientrava con pathos, gioia e determinazione sulle scene, dopo un’assenza forzata per una storia da medioevo che, come ebbe a dire Adriano Sofri, dovrebbe entrare di diritto nei libri di storia. Mimì, come affettuosamente la chiamavano gli amici, per l’occasione scelse ‘Almeno tu nell’universo’, un brano da pelle d’oca che sarebbe diventato una delle più belle canzoni d’amore di tutti i tempi; una composizione difficile, pretenziosa, scritta per lei da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio nel lontano 1971, nella stessa settimana di ‘Piccolo uomo’, il brano portato al successo da Mia nel 1972. A quei tempi Mimì, per vari motivi, non si sentì pronta a cantarla e preferì scegliere altri brani. Nel corso degli anni molti ne hanno realizzato un provino, senza mai inciderla e così il brano è rimasto lì, nel cassetto, per ben diciotto anni ad attendere la crescita artistica e umana della sua interprete naturale. Dopo la sua scomparsa in molti, tra cui grandissimi nomi, l’hanno coverizzata, basti citare le versioni di Mina, Elisa, Massimo Ranieri, Fausto Leali o Thelma Houston… ma non è stata mai la stessa cosa. “Chi lo risentirà tra vent’anni avrà qualche brivido in più, perché si ricorderà di un’emozione intensa che abbiamo vissuto insieme dopo un buco nero che c’era nella mia vita, nella mia carriera”, sono le dichiarazioni profetiche di una Mia Martini pazza di gioia per l’accoglienza ricevuta da un pubblico entusiasta e plaudente. Oggi, a distanza di ventidue anni, noi che abbiamo avuto il privilegio di assistere alla presentazione del film, aggiungiamo che ‘Almeno tu nell’universo’ è destinata a continuare a dare i brividi anche a chi è nato e nascerà dopo quell’evento sanremese. Indicativa, infatti, è stata l’accoglienza da parte dei giovanissimi giurati del ‘Giffoni Film Festival’ presenti in sala che si sono lasciati coinvolgere dalle vibranti note della canzone e dalla profonda e calda voce dell’interprete che “ha posto l’accento” con trasporto in due momenti clou delle scene del film, oltre ad accompagnarne i titoli di coda. “E’ un film molto forte, ha dichiarato il giovane regista, capace di divertire e di emozionare, trainato da una colonna sonora molto bella e importante, vi è una grande componente giovanile, in tutti i suoi collaboratori, che sta alla base della filosofia con cui è stato portato avanti il progetto. Il lavoro dei giovani Giulia Elettra Gorietti, Chiara Gensini, Giuseppe Maggio e Mauro Meconi, è stato supportato da professionisti e attori di grande esperienza come Andrea Roncato, Maurizio Mattioli, Enzo Salvi e Agnese Nano e la scelta del titolo è legata al fatto che ‘Almeno tu nell’universo’ è una delle nostre canzoni d’amore più belle e intense di sempre, un brano ideale per raccontare una storia sul grande amore e la sua capacità di entrare nelle vite delle persone per rivoluzionarle in maniera assoluta e travolgente.” Il film, prodotto da Luciano Martino, co-autore del soggetto con Luca Biglione (il papà di Andrea), è coprodotto dalla Rai, ha ottenuto il riconoscimento del Ministero dei Beni Culturali e uscirà nelle sale il 12 agosto distribuito da Lucky Red. Non ci resta che augurargli buona fortuna e a voi buona visione!
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