Alenia Aermacchi, Terracciano (Fim Cisl): “No ad un ruolo marginale siti campani”

NAPOLI. Alenia Aermacchi, Giuseppe Terracciano, Fim Cisl Napoli. “Indispensabili gli investimenti nei siti campani per evitare un ruolo marginale e salvaguardare l’occupazione”. Si rincorrono voci sullo sviluppo del progetto del nuovo ATR per i siti partenopei di Alenia Aermacchi, che debbono destare preoccupazione.

L’A.d. dell’ATR  Patrick de Castelbajac ha denunciato  ritardi sulle consegne degli attuali aerei ordinati ed ha affermato, diplomaticamente, che bisogna mantenere il livello di qualità nei servizi che vengono offerti ai clienti, perché ”… abbiamo delle splendide piattaforme (gli aerei) da migliorare ulteriormente e renderli più efficienti”.

Tale affermazione, con tutta evidenza rivolta ai  lavoratori  dei siti campani non si può accettare e dimostra tutti i limiti di una alleanza tra soggetti che hanno obiettivi diversi, poiché per Airbus questo progetto non è una priorità, ma per i lavoratori dei siti interessati, tra cui quelli partenopei, è un progetto essenziale e indispensabile per attuare il piano di rilancio che ha ridisegnato gli assetti degli stabilimenti Alenia Aermacchi in Italia, solo così  potendosi assicurare concrete prospettive di lavoro per i siti partenopei nella loro interezza.

Come Fim Cisl attendiamo di conoscere il progetto industriale e la nuova configurazione di Finmeccanica da parte del nuovo  dell’A.D. Moretti  per valutare le prospettive di rilancio e come sempre non faremo mancare il nostro contributo quando si tratterà di affrontare  temi di interesse generale come  l’efficientamento del sistema e con esso il miglioramento della competitività per creare le necessarie alleanze industriali.

Per la valenza del progetto e per l’importanza di Finmeccanica nel panorama economico ed industriale dell’intero paese, oltre che per la significativa presenza  nell’area partenopea, tuttavia, come FIM CISL  siamo convinti della necessità di un fattivo coinvolgimento del Presidente del Consiglio Renzi e della Regione Campania, per garantire una opportunità di sviluppo e di prospettive stabili ai siti partenopei e  salvaguardare, così, un patrimonio di tecnologia, ingegneria e successi consolidati nei vari settori.

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