giovedì 21 Novembre 2024
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AIAS Nola, chiusura reparto dal 1 novembre, l’appello dei genitori: ‘follia, i nostri figli dimenticati

A.I.A.S Sezione di Nola, a Cicciano (NA), nel complesso ‘Città della Salute’, ha affisso sui muri del reparto, una comunicazione indirizzata a tutti gli utenti ed ai famigliari degli utenti del reparto ambulatoriale per avvertire della chiusura dello stesso centro riabilitativo dal 1 novembre e per chiedere la partecipazione numerosa alla riunione
che si svolgerà domani 26 ottobre alle 13:30 presso la zona anfiteatro al fine di
discutere di questa ‘doccia fredda‘.

Con la chiusura del reparto verrà infatti meno l’assistenza futura per tutti coloro che sono affetti da autismo e disturbi associati, oltre 200 ragazzi che prendono parte alle terapie. Una mamma disperata ha contattato l’Associazione I Nodi D’amore di Giovanni Gravili per denunciare questa grave decisione.
Le ragioni della chiusura? l’Assenza di fondi da parte dell’ASL, quindi il centro riabilitativo andrà incontro a chiusura certa dal 1 novembre al 31 dicembre, con la speranza, di rivederlo aperto da gennaio 2024, ma chiaramente nessuna certezza, ma come si fa a voltare le spalle a 200 e più famiglie si chiede?

Ed é la stessa domanda che Giovanni Gravili, sempre dalla parte dei più deboli, porge alle istituzioni: “Come si può pensare di chiudere il polo socio sanitario assistenziale nella sezione di Nola, che é costituito da una struttura sanitaria che offre i servizi di convitto e semiconvitto, ambulatoriale e domiciliare, ove lo scopo é quello di ‘prendersi cura’ delle persone, piuttosto che limitarsi alle ‘cure’ fisiche, vi é infatti tutto un percorso di cura della persona stessa. Molti sono anche coloro che raggiungono il centro per le terapie giornaliere o settimanali e poi tornano a vivere in famiglia. Ma chiudere un centro come questo vuol dire negare ai ragazzi assistiti ed alle proprie famiglie il diritto alla cura.
Non può essere sempre tutto una questione di ‘risorse’ qui é in ballo la vita delle persone, la riabilitazione ed il loro benessere per poter vivere al meglio la realtà che li
circonda. Non si può privare del diritto alla salute tutte queste persone“.

Si intervenga quanto prima per far sì che questo ennesimo errore non venga fatto e che un centro di eccellenza come quello di Nola resti aperto, questo l’appello di Gravili a cui fanno eco tutti i genitori.

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