domenica 24 Novembre 2024
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Ad Ischia Film Festival la proiezione “Palluzziell”

Ischia. Ad Ischia Film Festival  la proiezione di un corto tutto isolano – Palluzziell’ di Giuseppe Iacono. di Anna Di Corcia

Sabato 24 ha avuto inizio l’Ischia Film Festival una tra le più prestigiose rassegne di cineturismo in Campania curata dal mattatore Michelangelo Messina e da sua moglie Anny Mazzella da vent’un anni grazie a partnership internazionali e al sostegno delle Istituzioni locali, come la Regione Campania. Domenica 25 giugno  la 21° edizione di Ischia Film Festival ha aperto i battenti con il Premio alla Carriera a Christopher Lambert, mentre la Cattedrale dell’Assunta ha ospitato la proiezione di Beata Te della regista Paola Randi; presente Fabio Balsamo che ha saputo conquistare un pubblico vastissimo con la sua ironia, nota per la sua partecipazione ai The Jackal.

Riallacciandosi alla trama del film, che vede una splendida ragazza alle soglie dei quarant’anni (Serena Rossi), condurre la sua brillante carriera di attrice teatrale mentre riceve la visita di uno strano e sedicente Angelo custode (Fabio Balsamo), l’attore ha parlato della scuola a cui si è formato e non ha potuto non citare il grandissimo Massimo Troisi e la rievocazione dell’Annunciazione interpretata da Lello Arena, a cui si è ispirato nel film. Oltre ai lungometraggi e ai successi dellla categoria Best of vi è stata una ricca selezione di cortometraggi durante la settimana tra cui Palluzziell’ dell’attore e regista Giuseppe Iacono. Il cortometraggio Palluzziell’ da lui scritto e diretto è stato girato sull’isola che fa da scenario a ciò che potrebbe essere identificato come quartiere a rischio di una qualunque area della periferia napoletana; il protagonista è Raffaele detto Palluzziell’ (Giuseppe Intonaco) un ragazzino in carne che vorrebbe come tutti gli adolescenti una vita di sentimento, ma ha un padre pregiudicato e un cugino, Totore (Massimo Castagliuolo), appena uscito da Poggiorele che per lui ha un disegno diverso. “Il profilo del film – ha detto Iacono- è stato delineato dal direttore della fotografia Luca Ricci che si è rivelato un capo casting d’eccezione, abbiamo puntato a una linea neorealista, i due protagonisti sono presi praticamente dalla strada, il più grande ha un esperienza come vocalist nei locali ma il protagonista, Raffaele non aveva mai recitato prima! Gli altri protagonisti tutti provenienti dal teatro a cominciare da Eduardo Cocciardo, Pietro (Cenzino) Di Meglio, Aaron Insenga, da me stesso – ha proseguito Iacono – sono andati a rappresentare le classi sociali, ovvero il buono della società borghese che avrebbe dovuto sostenere un recupero del ragazzo, dal sacerdote, al bidello, al barbone unico amico di Palluzziell’, al professore che rappresenta una sinistra progressista che cerca di “fare” qualcosa per Raffaele”. Il corto offre una rappresentazione interclasse della società di persone che non riescono a sostituirsi al personaggio che si impone sull’immaginario di Raffele, il cugino Totore, figo e già manovalanza esperta della malavita che lo affascina con promesse di facili guadagni attraverso piccoli lavoretti da delinquente mediante l’uso della più spietata violenza. Il cortometraggio è stato diretto e prodotto da Giuseppe Iacono con Luca Ricci, Claudio Cappello e Lydia Sirabella. Giuseppe Intonaco a proposito della nostra domanda su come fosse stata la sua esperienza ci ha risposto che è stata bella e che poi è tutto da vedere come andrà, abbiamo chiesto se si fosse divertito a lavorare sul set e ha risposto: “si tanto!” gli abbiamo chiesto cosa avesse imparato e lui:“a stare  fermo”! – perchè: “non ti sai stare fermo, ti muovi assai?”Il regista a questa domanda è intevenuto dicendo che ha imparato a stare all’interno dell’inquadratura percepita come l’unica realtà del momento!

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