Saviano. Aveva accoltellato l’ex suocero durante una lite, ieri sono scattate per lui le manette.
Ben cinque i capi di accusa che pendono sul suo capo. Giuseppe Nunziata, un giovane come tanti ma a renderlo diverso il suo carattere irascibile e la sua mania per i coltelli. Non a caso già diversi anni fa durante una lite aveva sferrato qualche colpo con il suo coltello. Due settimane fa una scena che si ripete. Rabbia repressa nei confronti di quel suocero che voleva convincere l’ex fidanzato della figlia Giuseppe Nunziata , appunto, 26enne di Saviano a non importunarla più, ma lui non aveva accettato il divieto e senza pensarci due volte si è vendicato. L’uomo, padre della ragazza, Giuseppe Iervolino, aveva chiesto al giovane per l’ennesima volta di lasciare in pace la giovane. Basta con le telefonate, basta con gli appostamenti sotto casa, basta con gli inseguimenti quando la figlia usciva con le amiche proprio come aveva fatto l’ultima volta.
E cosi dopo la richiesta di aiuto da parte della figlia ormai esausta il padre ha deciso di intervenire. Ed è proprio durante il colloquio tra i due, al quale era presente anche un amico di famiglia, che è accaduto l’imprevedibile. Il giovane durante la discussione ,che ha subito preso toni alti ed è di seguito degenerata, ha impugnato il coltello e sferrato un colpo all’addome all’ex suocero che si è accasciato in un mare di sangue.
Dopo questo gesto estremo il ragazzo si è dato alla fuga e subito era scattata la caccia all’uomo. Nunziata, individuato in poche ore, era però tornato in libertà non avendo nessuno sporto denuncia. Ma poi grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine ma soprattutto delle indagini condotte dall’intelligence degli uomini dell’arma di Piazzolla di Nola coordinati dal maresciallo Petecca e di quelli di Saviano ai comandi del maresciallo Domenico Giannini, è stata ricostruita l’intera vicenda che ha portato cosi prima alla denuncia da parte dei familiari e poi all’arresto di Nunziata ieri nel tardo pomeriggio. A presentarsi alla porta di Nunziata due pattuglie dei carabinieri che dopo le formalità di rito, portate a termine presso la caserma di Piazzolla, hanno trasferito il giovane nella casa circondariale di Poggio reale dove è stato accompagnato con più casi di imputazione: dal tentativo di omicidio a lesioni a pubblico ufficiale, porto d’armi abusivo, minacce ed infine per stalking.
Serena Ruta
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