Somma Vesuviana. Tre cantieri sequestrati e sei persone denunciate alla Procura di Nola, tra queste anche un consigliere comunale di Somma Vesuviana. Per tutti le denunce riguardano, a vario titolo, reati in materia edilizia. A compiere i controlli il nucleo carabinieri Forestali di Ottaviano. Proprio nel territorio ottavianese il primo sequestro: uno sbancamento con terrazzamenti e deviazione di un alveo montano. L’area di circa 6000 metri quadri è stata posta sotto sequestro dai militari che sono arrivati sul posto mentre stavano eseguendo lavori che modificavano l’andamento naturale della area montana in assenza dei previsti titoli autorizzativi e non curanti dei rischi idrogeologicici che potenzialmente potevano provocare, è scattato dunque il primo sequestro ed una denuncia per il proprietario del terreno. Il secondo blitz è avvenuto nel territorio di Somma Vesuviana, nel perimetro attiguo all’ area archeologica di Starza della Regina, qui i forestali rinvenivano invece operai intenti alla realizzazione di tre abitazioni, prive di qualsiasi titolo o autorizzazione. In questo caso gli uomini dell’Arma hanno denunciato 2 persone, il proprietario dell’ immobile e il responsabile della ditta che stava effettuando i lavori.
Infine una operazione che ha coinvolto anche un consigliere comunale. Una notizia che è emersa proprio il giorno del sequestro. Effettuato il 24 gennaio. Il politico, infatti, non ha preso bene i controlli ed è andato all’ufficio Tecnico del Comune per “chiarirsi” coi tecnici il cui supporto è necessario ai militari al momento del sopralluogo. Una “chiacchierata” animata che non è sfuggita alle orecchie di molte persone presenti in municipio che hanno poi celermente diffuso la notizia. In una zona periferica di Somma Vesuviana i carabinieri forestali, a seguito di un attento controllo del territorio, hanno rinvenuto un cantiere in piena attività, qui gli operai stavano realizzando un villino di proprietà del politico che però sui progetti doveva essere un semplice deposito agricolo. In questo caso tre persone sono state deferite alla Procura tra cui proprio il consigliere. Il sequestro del manufatto è stato poi convalidato dall’ autorità giudiziaria.

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