SOMMA VESUVIANA. Diversi abusi edilizi e alcune difformità ambientali sono state riscontrate dai carabinieri forestali della Stazione “Parco” di Ottaviano in una industria che produce frutta secca a Somma Vesuviana. I controlli sono stati effettuati lo scorso 31 maggio, ma la notizia è diventata nota in queste ore soltanto in seguito alla pubblicazione dell’ordinanza firmata dalla responsabile della P.O. N.3 del Comune, l’architetto Monica D’Amore. Si tratta dell’ordinanza N.92 del 27 luglio scorso dalla quale si evince che l’ufficio Tecnico sul posto insieme ai militari ha riscontrato una serie di manufatti realizzati in assenza di titolo edilizio. In particolare si tratta di una piscina interrata di forma allungata e rotondeggiante per una superficie di circa 71 metri quadrati. “Un locale indipendente di forma rettangolare sviluppantesi su un solo livello fuori terra, ultimato ed in uso, composto da sala giorno e cucina con interposto servizio igienico per una volumetria di 360,31 metri cubi, una tettoia a struttura portante metallica e copertura in doghe di alluminio, un locale lavanderia realizzato in prosieguo alla dependance. Inoltre, all’interno di parte dell’abitazione al piano rialzato, nella porzione di stabile posta all’angolo nord-est, erano in corso di esecuzione lavori di manutenzione straordinaria (rifacimento tramezzi, impianti, ecc. privi di titoli abilitanti l’esecuzione di dette opere”; Si tratta, come specifica la dirigente nell’ordinanza di “Tutti i manufatti abusivi sopra descritti ricadono in z.t.o. “D/2” (Impianti produttivi) del vigente P.R.G.; quelli
descritti alle lettere b) e d) determinano aumento di carico urbanistico”.
Per questa ragione la D’Amore ha firmato l’ordinanza che prevede la demolizione di tutte le opere abusive e al ripristino dello stato dei luoghi. Ma gli abusi riscontrati dai carabinieri forestali riguardano anche le emissioni in atmosfera create dalla fabbrica che produce frutta secca. Particolari che si possono evincere da una nota firmata dal dirigente dell’area ambiente della città Metropolitana che ha scritto alla Regione (al settore Uod autorizzazioni ambientali e rifiuti) e al Comune di Somma Vesuviana in particolare al SUAP per chiedere agli Enti in oggetto quali siano le decisioni adottate dagli stessi rispetto all’ispezione dei carabinieri forestali.
Si fa riferimento al verbale di sopralluogo dei militari della Stazione “Parco” del 31 maggio 2022 e al rilascio dell’autorizzazione unica ambientale fatta dalla Città Metropolitana nel 2019 in merito al verbale dei carabinieri si chiede alla Regione Campania (autorità ordinariamente competente al rilascio di queste autorizzazioni e alla quale sono demandate anche le funzioni di controllo) quali provvedimenti sono stati posti in essere o saranno posti in essere. In particolare, il dirigente chiede di sapere se “qualora la Regione medesima ravvisi la sussistenza di presupposti giuridicamente rilevanti che possono incidere negativamente sulla presente autorizzazione, ovvero ritenga necessario modificare quanto riportato nel presente provvedimento, dovrà richiedere con adeguata motivazione all’adozione di specifico provvedimento alla Città Metropolitana”. A questo punto si può ipotizzare che le autorizzazioni rilasciate saranno revocate e la fabbrica non potrà più utilizzare i macchinari che creano i “fumi” se questi non saranno adeguati alle normative vigenti.
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