sabato 21 Settembre 2024
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“Abbuffate” natalizie: come restare in forma a tavola? I consigli dell’esperta

Quando si parla di periodo natalizio non si può far altro che pensare a tutte le bontà che saranno posate sulle nostre amate tavole: dal dolce al salato un vero tour della gioia.
Ma come affronteremo le giornate prima delle feste? Che alimentazione dovremmo fare? E le tipiche “abbuffate” ci faranno davvero bene?

Ne parliamo con la dottoressa Linda Varriale, biologa nutrizionista specialista in patologia clinica.

Noi tendiamo a fare tantissimo sport, praticamente fino al giorno prima delle feste natalizie, per poi sederci a tavola e fare le tipiche “abbuffate” di Natale per poi riprendere alla fine delle vacanze uno stile di vita sano. Cosa pensa di tutto questo?

É sbagliato. Le posso raccontare come organizzo i miei pazienti. Normalmente nei giorni di festa non do alcun tipo di indicazione affidandomi al buon senso di ciascuno di loro. Chgiò che vado a dare, è quello che devono fare nei giorni tra le feste, intendo dire il 27-28-29-30 piuttosto che 2-3-4-5 ad esempio. È uno schema che serve un attimino a bilanciare un po’ la trasgressione fatta nei giorni da calendario rossi. Prima che le feste inizino, i miei pazienti fanno uno schema alimentare particolare che è preparatorio; per coloro che fanno attività fisica potrebbe essere utile migliorare la digestione in qualche modo ma sempre nei giorni tra le feste, però che questo possa andare a compensare la cosiddetta abbuffata non esiste nella maniera più assoluta e non serve a ridosso delle feste.

Per coloro che soffrono di disturbi gastrointestinali, ma non si vuol tirate indietro dalle tipiche leccornie natalizie, cosa può fare?

“Chi soffre di queste problematiche, nel momento in cui decide di non privarsi di queste cose buone è una persona che avrà o in giornata o nei giorni successivi delle problematiche, perché è ovvio che nei casi di reflusso e tutti i casi in cui la digestione è resa complicata da cibi particolarmente elaborati e richiedono una maggior produzione di acido cloridrico per la digestione, c’è una risalita di questo acido con delle problematiche. Una cosa che si potrebbe fare, almeno una decina di giorni prima, è di utilizzare degli schemi che si chiamano Fodmap, che utilizzano cibo a basso impatto fermentativo e che migliorano la situazione a livello intestinale, andando a migliorare il microbiota intestinale e nel momento in cui viene migliorata questa situazione, anche quando si viene in contatto con cibi più complessi da digerire. Questa situazione è più contenuta perché si è lavorato a monte cercando di migliorare la situazione intestinale. Si fa con questi schemi alimentari che non utilizzano latticini, legumi, frutta ovviamente per un periodo molto limitato, che serve a mettere a riposo l’intestino, a far sí che i batteri fermentanti, batteri cattivi che non dovrebbero esserci ma che in realtà ci sono, possano essere messi in difficoltà a favore dei batteri buoni”.

Quanto possono essere d’aiuto tisane e té in questo periodo?

“Per quanto riguarda la fitoterapia in generale è d’aiuto, ma sempre se si da il tempo ai principi attivi di queste tisane di svolgere, per cui dipende da cosa si vuole ottenere: ci sono tisane che aiutano molto la digestione, quelle che aiutano in problemi di stipsi però la tisana per quanto sia qualcosa di valido da utilizzare non ha un impatto così importante per cui se uno segue un regime alimentare corretto, magari sotto controllo del nutrizionista a cui si associa uno stile di vita adatto e si associa qualche tisana o preparato naturale, tutto insieme crea un miglioramento generale. Se, invece, questi mattoncini non sono tra loro combinati e ognuno viene preso per i propri l’effetto tu non lo hai perché da sola la tisana non può nulla”.


Quali sono gli alimenti che consiglierebbe maggiormente in questi mesi invernali?

“Se si tratta sempre di corretta alimentazione, come regime alimentare bisogna prediligere sempre i prodotti di stagione, quelli arancioni per capirci, capendo sempre il paziente che tipo di beneficio vuole avere: zucca, zuppe di cereali integrali con crostini di pane integrali sempre con un buon apporto di fibra, questo se si vuole fare un regime alimentare corretto; se si vuole puntare ad un calo ponderale che deve prevenire quella che è la festività, bisogna fare un’alimentazione che strizza un poco di più l’occhio alla proteina, senza essere iperproteico, dove si può pensare di fare uno schema dissociato tipo: un primo piatto o zuppa a pranzo e un secondo con contorno la sera”.

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