SOMMA VESUVIANA. Tre fabbriche clandestine che producevano 3,5 tonnellate di sigarette contraffatte al giorno. Una operazione complessa quella portata a termine dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli (agli ordini del generale Gabriele Failla) che hanno scoperto a Comiziano, Somma Vesuviana e Saviano 3 siti clandestini per la produzione illecita di sigarette e arrestato 8 persone, di cittadinanza moldava, sorpresi all’interno dei capannoni per contraffazione aggravata e contrabbando.
Sequestrati complessivamente 39 macchinari e merce illegale del valore di circa 12 milioni di euro.
Nel corso di servizi di controllo del territorio, i finanzieri della Compagnia di Nola (alla guida del maggiore Matteo Pio Angelillis) avevano osservato un’insolita operosità all’interno di un capannone industriale di Comiziano (in via Provinciale Crispo Risignano) che risultata essere in disuso da molto tempo ed invece adesso sembrava molto attivo fino a notte fonda. Quando le Fiamme Gialle sono entrate nella struttura hanno trovato una “fabbrica” perfettamente funzionante in grado di produrre sigarette partendo dal tabacco trinciato, realizzavano l’assemblaggio della sigaretta, il confezionamento del pacchetto e l’imballaggio finale in casse da 50 stecche. Sono state così individuate e sequestrate nello stabilimento di Comiziano oltre 5 tonnellate di tabacco sfuso, trinciato ed essiccato, migliaia di etichette, materiale per il confezionamento dei singoli pacchetti, 8 milioni di filtri e cartine, 4 tonnellate di sigarette contraffatte con marchio “YESMOKE” già confezionate e pronte per essere immesse in commercio.
I responsabili della produzione, 8 soggetti di nazionalità moldava, sorpresi all’interno dell’opificio, sono stati tratti in arresto in flagranza di reato.
Ma la produzione era redditizia e non si fermava alla sola struttura di Comiziano. I militari hanno poi individuato anche altri 2 siti in attività: uno a Somma Vesuviana, in va Monaciello, e l’altro a Saviano (in via Tappia Furignano) che, come hanno sottolineato gli inquirenti “costituivano un’unica filiera produttiva”.
A Somma Vesuviana oltre ai macchinari, sono state scoperte e sequestrate altre 7 tonnellate di tabacco trinciato, da utilizzare nell’impianto principale di Comiziano, mentre a Saviano sono state rinvenute ingenti quantità di materie prime per il confezionamento delle sigarette e migliaia di rotoli di fogli di carta per l’assemblaggio dei pacchetti.
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