Saviano. Un film documentario importante che racconta la situazione drammatica che si vive nei territori dell’ormai lontanissima “Campania Felix”. Dalla felicità e produttività di millenni addietro all’inquinamento e alla morte di oggi. Tutto raccontato in “Campania In-Felix, unhappy country”, che sarà presentato in anteprima venerdì 7 ottobre alle ore 18,30, nell’Auditorium di Saviano. Quella di venerdì sarà la prima assoluta del film di Ivana Corsale, la regista siculo-americana che nel 2010 ha girato le scene proprio nel ‘Triangolo della Morte’ Acerra-Nola-Marigliano. Protagonisti del documentario-verità Gennaro Esposito, il medico ambientalista impegnato nella battaglia a difesa della salute dei cittadini che nel film afferma:“Siamo tutti in un grande esperimento chimico, che coinvolge 1 milione e 500 mila persone…” . Ma con lui ci sono anche Bruna Gambardella, l’insegnante di Saviano imbottita di policlorobifenili; Gennaro Allocca, l’avvocato di Roccarainola promotore di mille battaglie legali contro le ecomafie; Alessandro Cannavacciuolo, il figlio del pastore di Acerra morto di cancro al polmone nel 2008, avvelenato da 250 picogrammi di diossina. E poi tanti altri cittadini-attori di questo disastro ambientale, che hanno voluto esprimere le loro emozioni e portare la loro testimonianza. Ivana Corsale, regista e produttrice del cortometraggio, ha così commentato: “L’obiettivo del documentario era di dare spazio alle voci del popolo e di esplorare il rapporto tra la gente e la loro terra e capire perchè queste persone non vanno via. C’è qualcosa di misterioso che lega queste persone alla propria terra, anche se martoriata e in ginocchio da anni”. Venerdì 21 ottobre la replica ad Acerra, presso la Biblioteca Diocesana di Piazza Duomo alle 18,30. Un film che ha travalicato i confini nazionali, e sta destando interesse in diversi Paesi. Sarà, infatti, proiettato negli Stati Uniti ospite, il 20 ottobre del “Santa Fe Independent Film Festival” nella città di Santa Fe, in New Messico.

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