giovedì 19 Settembre 2024
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A Rosaria Capacchione il “Gerbera Gialla”

La giornalista casertana Rosaria Capacchione ha ricevuto ieri a Reggio Calabria il premio ‘Gerbera Gialla’, il fiore simbolo dell’impegno contro tutte le mafie.
La ‘Gerbera Gialla’ è il riconoscimento assegnato dal coordinamento nazionale antimafia ‘Riferimenti’ – fondato nel ’95 dal giudice Antonino Caponnetto – agli esponenti della magistratura, delle forze dell’ordine, delle professioni e della società civile, che nel loro lavoro e nelle loro attività si sono distinti per l’impegno contro la criminalità organizzata.
Insieme alla Capacchione hanno ricevuto il premio, tra gli altri, il procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Michele Prestipino, il vice capo di Stato maggiore dei Carabinieri, generale Arturo Esposito. Per il tenente dei carabinieri Marco Pittoni, ucciso il 6 gennaio 2008 nel salernitano mentre cercava di sventare una rapina, il premio è stato ritirato dal fratello e dalla sorella. All’iniziativa ha partecipato il procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso.
La Capacchione dal 1985 lavora per Il Mattino di Napoli, dove da sempre scrive degli affari illeciti della criminalità organizzata. Le sue inchieste precise e circostanziate hanno dato fastidio ai clan, tanto che la camorra è arrivata a minacciarla in un aula di Tribunale. E proprio come era già successo allo scrittore Roberto Saviano, dopo il libro “Gomorra”, anche a lei è stata assegnata la scorta. È autrice del libro “L’Oro della Camorra”, come i boss casalesi sono diventati ricchi e potenti manager che influenzano e controllano l’economia di tutta la Penisola, da Casal di Principe al centro di Milano (Rizzoli, 2008).
La ‘Gerbera Gialla’ è diventata il simbolo dell’impegno civile contro tutte le mafie perché è il fiore scelto da Adriana Musella, presidente di ‘Riferimenti’, per ricordare il padre, l’imprenditore napoletano Gennaro Musella, dilaniato da una bomba della ‘ndrangheta nel 1982. L’omicidio avvenne a Reggio Calabria, dove Musella si era trasferito da anni, in via Apollo, che ora diventerà via ‘Gennaro Musella vittima della ‘ndrangheta’.
La gerbera gialla è un fiore di maggio ed è nel ricordo di tutte le vittime delle stragi di maggio – Portella delle Ginestre, Georgofili, Capaci, Emanuele Basile, Peppino Impastato, Gennaro Musella – che è stata dedicata l’ultima edizione della manifestazione, tornata a Reggio Calabria dopo avere portato il simbolo del fiore antimafia per tutta Italia, dalla Campania alla Sicilia, fino a Verona.

La redazione

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