L’intento era quello di segnalare molteplici artisti provenienti da numerose località come Tel Aviv, Vienna, Londra, Parigi, Cortona, Brescia, Roma, Firenze, Milano, Piano di Sorrento, Brusciano, Sant’Antimo, Sant’Andrea di Conza, Castevetere sul Calore, San Paolo Belsito e Napoli.
Per la prima volta si è tenuta una “collettiva” in cui le opere
venivano giudicate da una commissione che ha permesso di accedere
direttamente alla Biennale di Roma. Con le loro opere Lidia Altera,
Domenico Aquilino, Gloria Bova, Mauro Kronstadiano Fiore, Marco
Fratiello, Anna Gatto, Aniello Iazzetta, Yasmin Javidnia, Federico
Lampa, Mauro Maffina, Concetta Marroccoli, Nunzio Meo, Alessandro
Meschini, Claudio Morelli, Linda Ponticiello, Peppe Romano, Rossella
Santoro, Reuven Shezen, Stefania Sullo, Silvia Vacca e Alkistis
Wechsler, hanno dimostrato di saper contare sulle proprie capacità
espressive.
«La selezione» -ha affermato la curatrice Letizia Caiazzo-
«ha inteso valorizzare non solo il territorio di Piano di Sorrento, ma
anche la possibilità di creare eventi di alto prestigio in cui merito
e iniziativa coincidono per beni comuni, cioè l’Arte e la Cultura».
Alla manifestazione sono intervenuti e hanno portato il saluto
dell’Amministrazione il Sindaco di Piano di Sorrento Prof. Giovanni
Ruggiero, il Dott. Luigi Maresca, Presidente del Consiglio Comunale,
il dott. Carlo Pepe, funzionario responsabile del III Settore Servizi
culturali-Turismo di Piano di Sorrento. La giuria, composta dal prof.
Pierfrancesco Rescio dell’Università “Suor Orsola Benincasa” di
Napoli, dalla dott.ssa Anita Capasso, Giornalista del “Mattino”, dalla
dott.ssa Elisabetta Vitale, ricercatrice e archeologa e dalla dott.ssa
Rossana di Poce, critico d’Arte e archeologa, ha valutato sia il
curriculum che le singole produzioni artistiche così da creare un
insieme di fattori utili per una valutazione corretta e responsabile
delle opere.
Il Prof. Rescio ha ribadito che è solo l’inizio di una
serie di eventi che possono fare da “volano” per creare “Cultura” in
un territorio particolare come quello della Campania. «Creare eventi
di alta qualità» -ha affermato Rescio-«è il fattore primario di uno
sviluppo armonico del territorio volto a creare lavoro, legalità,
nuove idee per la valorizzazione turistica non solo della Penisola
Sorrentina, ma di tutti quei centri culturali che conservano memoria e
spirito di iniziativa».
La giornalista Anita Capasso, invece, ha
insistito “sull’importanza di questo interscambio culturale senza
frontiere con l’intento di valorizzare l’identità e la memoria oltre
che la salvaguardia dei beni culturali in un’ottica di recupero e
restauro contro la speculazione e il malaffare”.
Hanno vivacizzato la serata le performances di Dance Studio della
coreografa Raffaella Pandolfi.
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