Un interessante dibattito politico, ieri mattina, ha letteralmente monopolizzato l’attenzione dei cittadini mariglianesi. L’iniziativa dedicata ai beni comuni, organizzata dal Circolo “Ernesto Che Guevara” del Partito della Rifondazione Comunista di Marigliano, è stata programmata per presentare il Piano per il Lavoro e l’Economia Ecologica e Solidale e affrontare temi importanti che, purtroppo, affliggono la nostra società causando malessere generale e lasciando intravedere poche soluzioni.
Difesa della Costituzione, diritti dei lavoratori, tutela dell’ambiente, gestione idrica sono le principali tematiche affrontate, ieri mattina, dagli esponenti del Partito della Rifondazione Comunista, del Movimento 5 Stelle, del Movimento Oxigeno di Marigliano, Fiom-Cgil Napoli, Settore Acqua, Associazione Ri.Ze Up, Rifiuti Zero e del Comitato napoletano Difendiamo e Attuiamo la Costituzione.
“ Vogliamo difendere ed attuare la costituzione” hanno dichiarato “ affermare il diritto al lavoro, al welfare, alla salvaguardia della natura, ad una esistenza libera e dignitosa per ogni persona ed è per questo che, in alternativa alle politiche neoliberiste ed in attuazione dei principi costituzionali, proponiamo un Piano per il Lavoro e l’Economia Ecologica e Solidale”, un piano che attende forte adesione da parte dei cittadini indipendentemente dal partito politico di appartenenza.
Elena Coccia – Vice Presidente del Consiglio Comunale di Napoli – che ha aperto il dibattito ha sottolineato la fondamentale importanza dei beni comuni senza i quali non è possibile sopravvivere, inglobando tra essi anche il diritto al lavoro. Un diritto che ci è stato praticamente tolto con continue modifiche che sono andate a toccare aspetti fondamentali per il lavoratore: modifica dell’articolo 81 della Costituzione e degli articoli 18 e 8 dello Statuto dei Lavoratori.
Il tasso di disoccupazione è tremendamente elevato e non è possibile fare progetti per il futuro ma, attraverso il Piano per il Lavoro, si aspira a creare “ almeno 1 milione e mezzo di posti di lavoro nei prossimi 3 anni, con un nuovo modello di sviluppo, investendo in politiche industriali per la riqualificazione e riconversione ecologica dell’economia, nel risparmio energetico e nelle rinnovabili, nell’ agricoltura e nella manutenzione del patrimonio artistico, nel diritto alla casa, alla salute, per rilanciare la scuola, l’università, e la ricerca pubblica”.
Particolarmente interessante anche l’intervento di Danilo Risi – Comitato napoletano Difendiamo e Attuiamo la Costituzione – che ha sottolineato l’importanza di un’ adeguata cultura da parte dei cittadini sui diritti e doveri sanciti dalla carta costituzionale: “strumento per ottenere cose concrete”; le ”scottanti” dichiarazioni di Saverio Lo Sapio – Movimento Oxigeno Marigliano- attraverso le quali ha invitato ad aprire gli occhi la cittadinanza e ad agire; le parole di Giovanni De Stefano – Fiom-Cgil Napoli, Settore Acqua contro la privatizzazione della gestione idrica, ricordando le varie vicende che hanno interessato la nostra regione, la battaglia contro la Gori e la raccolta firme per il referendum sull’ acqua pubblica a cui è toccato una triste sorte.
Discorsi che hanno segnato fortemente i cuori e sensibilizzato i presenti inducendoli alla riflessione. Parole di rabbia ma anche di speranza verso il futuro nel pensiero di Francesco Capasso – Movimento 5 Stelle Marigliano – sdegno per uno Stato che investe denaro in opere inutili quando dovrebbe avere come primo obiettivo quello di garantire un’esistenza dignitosa ai propri cittadini i quali spesso si sentono completamente abbandonati, infatti: “ 120 lavoratori e 50 imprenditori si sono tolti la vita” – ha tristemente sottolineato – “ bisogna garantire la possibilità di vivere dignitosamente e far in modo che il lavoratore che perde il lavoro non pensi al suicidio” . Francesco Capasso ci ha segnalato dati allarmanti “ un lavoratore italiano rispetto ad uno europeo ha uno stipendio inferiore del 40% ed ha una tassazione superiore del 60% “ aggiunge che “ è ora di iniziare ad impegnarci per riappropriarci del nostro futuro e cambiare il modo di vivere la politica in questa società perché ci stanno privando dei beni comuni, della nostra dignità e del nostro essere cittadini ”. Bisogna agire per il bene della collettività e aderire ad iniziative giuste indipendentemente dalla bandiera politica”. Si attendono, quindi, adesioni alla proposta di legge elaborata dal Partito della Rifondazione Comunista che è possibile visionare sul sito ufficiale del partito.
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