sabato 21 Settembre 2024
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A Mariglianella il Convegno dell’Associazione “La Fenice” sul caso Agrimonda.

Giace come una gigantesca balena arenata la massa di rifiuti composti celata dalla protettiva copertura nera che, mentre allevia lo sguardo sul disastro ambientale, non impedisce il contatto con il suolo, l’aria e l’acqua dei variegati materiali con il ripercuotersi sulla salute umana attraverso malattie tumorali. E’ il Sito di Interesse Nazionale “Litorale Domizio-Flegreo e Agro-Aversano” come si legge da una targa intitolata “Area sottoposta a bonifica” indicando “Committente: Jacorossi Imprese S.p.A.” posta sul cancello di ingresso in Via XI Settembre.

Resta un caso preoccupante quello del deposito “Agrimonda” di fitofarmaci, pesticidi, concimi ed altro, incendiatosi la notte del 18 luglio del 1995 a Mariglianella sul confine con Marigliano in provincia di Napoli. Sono passati 16 anni e la bonifica del sito non c’è stata ancora. Lo Stato ha dirottato altrove i fondi pubblici. Nella Comunità locale nasce l’idea di autofinanziamento.

Presso la Sala Consiliare del Comune di Mariglianella, il pomeriggio di sabato 29 ottobre, l’Associazione A.L.T. Ambiente, Legalità e Territorio “La Fenice” ha svolto un Convegno Informativo con l’intenzione di ottenere “chiarezza e concretezza da parte di coloro che devono attivarsi per pianificare e realizzare l’improcrastinabile bonifica e i monitoraggi ambientali (qualità dell’aria e delle acque di falda)” e creare l’occasione per “un tavolo di lavoro dove chiunque possa sedersi ed unirsi agli altri per attivare e mettere in atto tutte le soluzioni possibili”.

E tanti cittadini sono accorsi a seguire il Convegno “Agrimonda 1995-2011” che ha visto la partecipazione attiva di vari esponenti del mondo accademico e della Pubblica Amministrazione locale, dell’associazionismo e della ricerca scientifica, della cultura e della Cittadinanza attiva.

I lavori, moderati da Vito Guerriero, vicepresidente dell’associazione promotrice, sono stati introdotti dal presidente dell’“A.L.T. La Fenice”, Leopoldo Esposito, il quale ha sottolineato l’impegno cui tutti sono chiamati: “scuola, associazioni, Chiesa, Pubblica Amministrazione per alimentare la cultura dell’ambiente e lavorare insieme per il Bene Comune e per il bene dei nostri figli.

Noi dell’associazione ci siamo impegnati molto per l’acqua pubblica ora sull’Agrimonda e sull’incrementato delle malattie tumorali auspichiamo un tavolo di concertazione con riunioni trimestrali e pubblicazione dei risultati. E’ ipotizzabile anche la via dell’autofinanziamento per concretizzare la bonifica”.

Gli interventi sono iniziati con il caloroso appello, a prendere coscienza e a passare all’azione responsabile, da parte di Ciro Tufano, presidente del Comitato Cittadino “Ambiente e Territorio”.

Il Sindaco di Mariglianella Felice Di Maiolo ha apprezzato i suggerimenti e gli intenti dell’Asssociazione “La Fenice” e nel suo intervento conclusivo ha descritto tutto il percorso seguito dall’Ente locale da lui guidato e, per le specifiche attività, ha ricordato la fattiva collaborazione dell’Assessore all’Ambiente Pasquale Piccolo e del Responsabile Ufficio Ambiente, Comandante P. M. Andrea Mandanici. Fra le ultime iniziative poste all’attenzione dell’uditorio l’“Accordo di programma sui rifiuti” e la richiesta di “Monitoraggio ambientale sul sito Agrimonda” fatto ad ARPAC, Provincia di Napoli, Regione Campania, ASL Na 3 Sud, Ministero dell’Ambiente e Prefettura di Napoli.

L’impegno del Sindaco Felice Di Maiolo è quello di formare una commissione coi rappresentanti dell’associazione “La Fenice” e condividere ogni civile iniziativa che abbia come fine “la vittoria di tutti”.

Fra l’introduzione e le conclusioni ci sono stati gli interessanti contributi dei diversi relatori. La precisa cronistoria del CTP Agrimonda, Tecnico ambientale, geologo, Salvatore De Riggi; la secca diagnosi della professoressa Maria Triassi, Direttore della Scuola di Specializzazione Igiene e Medicina Preventiva Università “Federico II”, che ha affermato: “Ci troviamo di fronte ad un disastro ambientale e la popolazione va riconosciuta, come per l’emergenza rifiuti”; l’avvocato Marco Del Gaiso, legale dei cittadini residenti nelle adiacenze del sito tossico Agrimonda, che ha annunciato: “il 29 marzo 2012 ci sarà l’udienza di conclusione.

Sembrerebbe che la domanda vaerrà accolta e da allora in poi ognuno si assume le proprie responsabilità”; l’oncologo Antonio Marfella dirigente responsabile della SSD di Farmacoeconomia dell’IRCCS Fondazione “Pascale” di Napoli che ha calorosamente affermato: “occorre ritornare al Controllo della Prevenzione Sanitaria Primaria sul territorio.

Nel caso dell’ Agrimonda il trasferimento dei materiali inquinati in zona a bassa densità abitativa avrebbe comportato un danno economico-sanitario di 100 volte inferiore dopo 16 anni”; per il prof. Roberto Fattorusso, Direttore del Dipartimento di Scienze Ambientali della SUN Seconda Università di Napoli, “i nostri dati, sicuri e certi, sono superpartes e danno una garanzia.

Numerose sono le convenzioni con vari Enti Pubblici”; il prof. Sante Capasso, Ordinario di Chimica Fisica del Dipartimento Scienze Ambientali della SUN, ha segnalato che “questo territorio inquinato resta fertile per la sua natura vulcanica ma continuiamo a consumare tantissimi fitofarmaci.

Ancora 3-5 anni di tempo e non sarà più possibile recuperare. Occorre prenderci il ruolo di cittadini indignati”; il Sindaco di Marigliano, Antonio Sodano, che ha portato la sua solidarietà e vicinanza alla Comunità ed all’Amministrazione di Mariglianella amaramente costatando che “al Sud siamo figli di nessuno rispetto al Nord”. Fra i presenti il delegato di zona della LILT, Lega Italiana Lotta ai Tumori, Vincenzo Cerciello da Brusciano.

e-mail casapatiesus@libero.it

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