CASTELLAMMARE DI STABIA – Mercato di Campagna Amica a Castellammare di Stabia domenica 23 novembre.
Rafforzare i legami con la pronta disponibilità e convenienza delle
produzioni agroalimentari locali e rendere più funzionale e trasparente il
percorso dal campo alla tavola. Questa la ricetta di Coldiretti per
fronteggiare il caro-prezzi, la diffusione di prodotti di incerta origine,
qualità e sapore e per rilanciare i consumi.
Con questi “ingredienti” anche domenica 23 novembre 2008, dalle ore 9 alle
13, su iniziativa di Coldiretti e del Comune di Castellammare di Stabia,
presso gli stand allestiti a cura della Fondazione Campagna Amica
Coldiretti, nei pressi della Cassa armonica della Villa Comunale stabiese,
i cittadini consumatori potranno cogliere l’opportunità di un
appuntamento salutare e conveniente, con l’acquisto diretto dai
produttori, a prezzi ridotti di almeno del 30%, delle produzioni
ortofrutticole del territorio provinciali, di stagione, di origine e
qualità certa, insieme al miele, alle conserve di ortaggi e frutta di
vario genere, agli olii extravergini d’oliva, ai vini, i formaggi, i
dolci tipici locali e cioccolato di puro cacao.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito di un più complessivo progetto
avviato in tutta Italia per costruire un sistema di razionalizzazione
della filiera produttori-consumatori, che consenta di contenere gli
aumenti del prezzo al consumo per i prodotti alimentari e allo stesso
tempo di ripartire più equamente il valore aggiunto creato, sul territorio
provinciale napoletano. Il raggiungimento dell’obiettivo si articola
nell’attivazione di mercati dei produttori agricoli con cadenza fissa,
l’organizzazione di un servizio e di un sito per consentire ai consumatori
singoli o gruppi di acquisto di collegarsi ad una rete di aziende
selezionate del territorio disponibili a vendere direttamente il proprio
prodotto. E’ possibile ricevere informazioni più dettagliate sui nuovi
appuntamenti e sulle iniziative in programma accedendo al
www.coldirettinapoli.it, alla voce Farmer’s market.
“Intendiamo – dichiara il direttore della Coldiretti Campana, Vito
Amendolara- onorare il patto stipulato con i consumatori di garantire
un’alimentazione sana a prezzi giusti, creando le condizioni di un
contatto più facile e diretto con le produzioni delle imprese agricole
locali che sono alla base della dieta mediterranea e garantiscono la
qualità, la genuinità, la varietà, la sicurezza e la convenienza: esigenza
particolarmente sentita in provincia di Napoli che sconta i più alti
indici di aumento dei prezzi e di obesità”. “Salutiamo in modo
estremamente positivo l’iniziativa di Coldiretti- sottolineano il sindaco
Salvatore Vozza e l’assessore alle Attività Produttive e ai Diritti dei
Consumatori Maurizio Apuzzo- In tempi di crisi economica rendere
accessibili a prezzi giusti prodotti di qualità del nostro territorio ha
una valenza importante e fornisce un’occasione concreta ai
cittadini-consumatori per difendere il loro reddito”.
Secondo quanto emerge da una analisi su dati Ismea divulgata in occasione
della presentazione dei dati Istat sulla produzione industriale, mentre i
prezzi alla produzione dei prodotti agricoli si sono ridotti a settembre
del 6,5 per cento rispetto allo scorso anno quelli al consumo di prodotti
alimentari e bevande sono cresciuti del 5,8 per cento con punte, secondo
l’Istat nello stesso periodo, del 7,7 per cento per il latte, del 4,8 per
cento per la frutta e del 3,5 per cento per la carne e e di circa il 10
per cento per pane e pasta. Una situazione che – sottolinea la
Coldiretti – evidenzia come la fase di recessione determinata dalla crisi
finanziaria corra il rischio di trasferirsi all’economia reale anche per
effetto delle forti distorsioni esistenti nel passaggio dagli alimenti dal
campo alla tavola.
Risulta, inoltre, che sulla base dei dati Istat, mentre la spesa
alimentare è la seconda voce dopo l’abitazione e assorbe il 19 per cento
della spesa mensile totale delle famiglie, per un valore di 466 euro al
mese destinati nell’ordine principalmente all’acquisto di carne per 107
euro, di frutta e ortaggi per 84 euro, di pane e pasta per 79 euro e di
latte, uova e formaggi per 62 euro, pesce per 42 euro, zucchero, dolci e
caffè per 32 euro, bevande per 42 euro e 18 euro per oli e grassi,
l’aumento dei prezzi alimentari incide sopratutto sugli anziani e sulle
famiglie numerose con le coppie con tre o piu’ figli che destinano
porzioni piu’ elevate del proprio reddito all’acquisto di cibi e bevande
con una percentuale superiore del 21 per cento della spesa complessiva.
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.