CASERTA. Il “Festival del Gusto” si prepara per le due ultime tappe: quella di venerdì 20 giugno presso l’Agriturismo “Ricciardelli”, a Contrada AV, e la conclusiva del giorno 27. Intanto si concretizza il successo di questa prima edizione del “Festival”, partorita dall’idea di Edoardo Lanza e fortemente sostenuta dal presidente di Assoimpero, Ciro Di Dato. Intanto è quasi tutto pronto per la seconda edizione della manifestazione che partirà il prossimo novembre con la volontà di fare decollare la Campania attraverso le sue potenzialità turistiche, artistiche ed enogastronomiche. L’ottava serata del “Festival” ha offerto, forse più delle precedenti, un tocco di classe e competenza per la partecipazione di Lidia Merola, nota per il sostegno che offre alle tipicità campane in tutti i settori anche attraverso il mensile “Obiettivo” da lei diretto. Durante la serata, Merola ha presentato e descritto i prodotti enogastronomici serviti a cena intervenendo più volte per esaltarne gli aspetti conoscitivi in termini di produzione e storia. L’accoglienza offerta agli ospiti dall’hotel ristorante “Guardanapoli” sulle colline di Durazzano a Cervino (CE) con un panorama mozzafiato e la capacità interpretativa dello chef della struttura ospitante, Rosario Carannante, ha decretato un indiscusso successo per “terra di lavoro” e per le ditte che hanno proposto i prodotti campani fra cui il “Consorzio Tipica Irpina”. Fra le prelibatezze riscoperte partiamo dall’elemento simbolo della tavola: il pane del “Forno a legna Pompilio” di Ariano Irpino, prodotto ancora con il lievito naturale (criscito), passando all’altro immancabile emblema vanto delle produzioni vinicole campane l’Aglianico irpino “4 Contrade”, vinificato in purezza dalle cantine Manimurci di Paternopoli. Continuiamo elogiando ancora le tipicità casearie della “D&D” di Calitri con l’eccellente “Caciocavallo” e tanti altri prodotti molto particolari come la prelibata “Treccia Stringata” o il “Pecorino stagionato in grotta” passando agli oli del frantoio “San Comaio” di Zungoli che raggiunge il top con il suo prodotto biologico “Zahir monocultivar ravece”. Alla degustazione di questi prodotti va aggiunta quella dei vari salumi di qualità della “Società italiana carni” di Sant’Angelo All’Esco e dei prodotti di “Antichi Sapori del Sannio” che, a conduzione familiare della famiglia Russo, ha proposto assaggi di tartufo, mostrarde, mele annurche Igp (definita regina delle mele) e suoi derivati come l’elisir “Orcula Goti” ed i vari tipi di miele con mandorle, nocciole e noci, reperibili insieme ad altre tipicità a “La bottega di zì Pauluccio” a S. Agata de’ Goti. Originalissime ma soprattutto tradizionalissime e gustosissime anche le paste (fusilli e cavatelli) dell’azienda “Lo Conte Clelia” di Ariano Irpino che lo chef ha fatto degustare alla Cancellese e pomodorini di collina con ricotta salata. L’esibizione del gruppo “Lazzari e Briganti” con Rino Napolitano, Peppe Romano e Maria Luisa Acanfora ha allietato la serata eseguendo classiche canzoni napoletane. A valutare il ristorante nei suoi aspetti è intervenuta la giuria diretta dal presidente della sezione napoletana dell’Amira, Giuseppe Di Napoli, affiancato dal presidente dell’Ada Campania, Alberto Alovisi e dal presidente nazionale degli assaggiatori di olio “Oleum”, Antonio Michele Trimarco. Durante una pubblica manifestazione, in programma per il 21 luglio a San Sebastiano al Vesuvio, le votazioni porteranno alla premiazione dei ristoranti che hanno partecipato alle “Passeggiate in musica alla riscoperta della cucina tipica campana”. Partecipare alla serata del 20 è possibile prenotando al numero telefonico 338 8116046 oppure 0825 674371.
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