Somma Vesuviana. Il Pd è stato il primo a sottolineare che la maggioranza di governo a Somma Vesuviana non c’è. Lo ha fatto presentando una richiesta di consiglio comunale per chiedere la “verifica di maggioranza” che non è stata accolta perché protocollata soltanto dai tre consiglieri (Peppe Auriemma, Giuseppe Cimmino e Crescenzo De Falco).
La settimana scorsa i tre esponenti “ribelli” Vittorio De Filippo, Patrizia Barone e Anita Di Palma (che abbandonarono il consiglio comunale non votando il Bilancio) sembravano pronti a firmare un documento unico con Pd e Forza Italia. I dirigenti di Fratelli d’Italia avevano, infatti, contattato i Democratici e il coordinatore degli “azzurri” per raccogliere le 12 firme necessarie a sottolineare la crisi di governo. Insomma, sembrava cosa fatta. Da allora però i giorni sono passati e queste firme non sono state apposte. Come mai? Fdi sostiene che a fare marcia indietro siano stati gli uomini di Berlusconi, dal canto loro Fi rimanda le accuse al mittente e nel frattempo la maggioranza non maggioranza “respira” in attesa di tempi migliori. Si ipotizza che dietro a questo tergiversare ci siano gli onorevoli Russo (Paolo ed Ermanno) che starebbero lavorando al “traghettamento” dei consiglieri (tutti o soltanto due) in maggioranza. Nel frattempo dubbi, ipotesi e “inciucio” politico la fanno da padroni.
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