SANT’ANASTASIA. La questione Gori, affrontata in sede di conferenza dei capi gruppo consiliari, potrebbe essere oggetto di consiglio comunale, ma il Presidente del Consiglio, Mario Gifuni, è andato avanti nella sua azione, ha recuperato gli atti del 2012 e del 2014, ed ha avuto un chiarimento direttamente con il Commissario dell’Ato 3, on. Sarro.
“Dall’approfondimento della delibera n. 5 del 27 ottobre 2012, scaturisce chiaramente che in quella sede, pur non essendo in linea di principio d’accordo con altri contenuti del bilancio – afferma Mario Gifuni – votammo la riduzione delle tariffe, agevolazioni alle famiglie in difficoltà e niente affatto aggravi. Lo stesso senatore Sarro, nel suo intervento, riportato nella trascrizione della seduta, evidenziò che sulla base delle determinazioni assunte dall’assemblea dei sindaci nel mese di agosto 2011, la Gori ridusse i costi del servizio di circa 6 milioni di Euro. Tale risultato, ribaltato nell’esercizio 2012, consentì di proporre – per una famiglia di 4 persone – una riduzione della tariffa su base annua di € 14. Questo aspetto nel documento viene ben sottolineato perché, come si legge in esso, per la prima volta l’Ato 3 raggiunge attraverso la Gori l’obiettivo della riduzione tariffaria.
Per quanto riguarda il problema del recupero delle perdite di esercizio, la delibera 2012 chiarisce che i nuovi bilanci – come da intervento attribuito all’ing. Carmine Fienga – sono predisposti in maniera provvisoria, salvo conguaglio da ripartire nel prossimo decennio con una incidenza di circa 2-3% sulle tariffe future. Nella delibera n. 43 del 30 giugno 2014, invece, il Commissario approva una rateizzazione dei conguagli 2003/2011 – pari ad € 122.495.027 – in quattro anni (2014/2017), con un recupero annuale del 25% dell’importo complessivo. Quindi le fatture Gori emesse per il “Recupero partite pregresse ante 2012” cosa stanno recuperando quando specificano che la somma pregressa richiesta corrisponde al 50% dell’intero importo? Se le fatture Gori fanno riferimento all’importo complessivo totale, perché il cittadino dovrebbe pagare il 50% e non il 25%? Una cosa è certa ed è che le fatture della Gori non sono affatto chiare”.
Interpellato direttamente, l’on. Carlo Sarro, Commissario Straordinario dell’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano, ci comunica di aver istituito uno specifico tavolo tecnico, con la partecipazione e il supporto di Gori, al fine di approfondire le problematiche rappresentate da molti Sindaci dei Comuni dell’Ato 3 relativamente alla sostenibilità sociale degli importi fatturati per le “Partite Pregresse”. Saranno oggetto di dettagliato esame anche le ragioni dei provvedimenti tariffari con cui sono state determinate tali Partite Pregresse e le relative modalità applicative.
“Siamo sempre disponibili al dialogo con le istituzioni locali – spiega il commissario straordinario dell’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano, on. Carlo Sarro – nel pieno rispetto delle funzioni della gestione commissariale. Di concerto con GORI avvieremo immediatamente il tavolo tecnico al fine di individuare gli strumenti utili a superare le questioni poste dai sindaci dell’ATO 3”.
“Apprezzo – dice Lello Abete – l’iniziativa del Commissario Sarro di dialogare con la Gori in un tavolo tecnico, che spero dia risposte positive all’utenza ed a noi Sindaci che operiamo sul territorio a costante contatto con la cittadinanza”.
Il tavolo tecnico – si legge nel comunicato stampa Gori di oggi pomeriggio – dovrà ultimare i propri lavori entro 30 giorni, nel corso dei quali la Gestione Commissariale ha chiesto alla Gori di differire l’attività di riscossione delle Partite Pregresse.
“Siamo ben lieti di accogliere tale provvedimento – il presidente di Gori, Amedeo Laboccetta – avendo il Consiglio di Amministrazione già precedentemente manifestato la massima disponibilità a recepire e supportare nuovi provvedimenti tariffari che possano favorire una maggiore sostenibilità sociale, soprattutto riguardo gli utenti che versano in situazioni di particolare disagio socio-economico”.
“E’ necessario ascoltare le istanze dei cittadini – aggiunge l’Amministratore Delegato di Gori, Claudio Cosentino – e cercare di andare loro incontro utilizzando tutti i mezzi a nostra disposizione, senza mai perdere di vista il contesto di indiscussa legittimità in cui ci muoviamo”.
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