lunedì 25 Novembre 2024
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Saggio sul brigante Barone, Rosauro: ‘Voce a uomini e donne dell’epoca’

Pollena Trocchia. La presentazione del libro “Lu cuntu de lu brigante Barone” oggi sabato 23 ottobre, alle 18,30 a Villa Cappelli.

Una storia avvincente, che si tramanda da più di 200 anni, ambientata alle pendici del Somma. Un brigante 22enne, che combatte fino all’ultimo respiro contro le truppe sabaude e che catturato, dopo esser stato tradito, muore fucilato in piazza Trivio a Sant’Anastasia. La sua storia ha appassionato generazioni di vesuviani, in particolar modo anastasiani e pollenesi e oggi pomeriggio, sabato 23 ottobre, alle 18,30 sarà presentato al Salone degli Affreschi, Villa Cappelli, all’Istituto suore compassioniste di Pollena Trocchia il saggio storico della scrittrice Angela Rosauro, preside dell’Istituto Comprensivo Gaetano Donizzetti. “Lu cuntu de lu brigante Barone”, da come leggiamo nella sinossi del libro, il testo si può suddividere in tre sezioni: un breve saggio storico che contestualizza la vicenda all’interno del fenomeno più ampio del brigantaggio postunitario; una cronaca vera che accompagna il lettore lungo il dispiegarsi della vicenda per comprenderne meglio alcuni passaggi e legami; una pièce teatrale in unico atto dove i personaggi e le passioni che li animano si alternano in scene e tempi del “prima e dopo”. La vicenda narra la storia della banda Barone che imperversò all’indomani dell’Unità d’Italia alle falde del Vesuvio. Il protagonista é un giovane 22enne: Vincenzo Barone, ex soldato dell’esercito borbonico che datosi al brigantaggio viene tradito da tutti, persino dalla sua amante e morirà in uno scontro a fuoco. La rappresentazione alterna scene e dialoghi delle sedute processuali e scene animate dai racconti delle testimonianze. In questo alternarsi la vicenda si dispiega fino al tradimento e alla morte del protagonista Barone e alla condanna dei suoi compagni. Tradimenti, avventure e passioni tre ingredienti che sembrano esser stati creati per rapire i lettori ma che in realtà sono le tre vere ragioni che portarono alla morte un giovane brigante e che la Rosauro, abilmente, ha fatto rivivere nella sua ultima creatura. «Il tentativo letterario é quello di fare emergere quanto la vicenda possa assurgere a esempio paradigmatico in relazione al fatto che il protagonista é all’unisono carnefice e vittima di un processo di trasformazione sociale complesso di cui ancora oggi sono presenti dei nodi non risolti» spiega così la scrittrice, continua: «ma nello stesso tempo dare voce a quegli uomini e a quelle donne le cui vite furono travolte dagli avvenimenti per scoprire che l’animo umano è “tutto”: amore, morte, fede, gelosia, paura, invidia, tradimento, avidità». La Rosauro conclude: «É la guerra dell’uomo, é la guerra che ciascun uomo é costretto a combattere pena la propria salvezza dentro la storia, la sua e quella del tempo del mondo». Con il patrocinio del Comune di Pollena oggi pomeriggio sarà presente il sindaco Carlo Esposito Link dichiarazioni sindaco Carlo Esposito, il sindaco di Sant’Anastasia Carmine Esposito e il sindaco di Massa di Somma Gioacchino Madonna.

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