lunedì 25 Novembre 2024
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11 arresti per droga a Napoli, uno degli avvocati: “Inadeguati i domiciliari”

Napoli. Pochi giorni fa a Napoli sono state arrestate 11 persone, di età compresa tra i 26 e i 67 anni, per tentata rapina aggravata, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine è nata a seguito di una tentata rapina, nel quartiere di Secondigliano, dove due uomini a bordo di uno scooter hanno cercato di rubare un orologio Rolex ad una donna. I poliziotti indagando su questo episodio hanno scoperto l’esistenza di due diversi gruppi, operativi prevalentemente nelle zone di Cappella a Pontenuovo, Case Nuove e Gianturco, che gestivano lo spaccio di diverse tipologie di sostanze stupefacenti. Durante l’attività investigativa gli agenti hanno arrestato in flagranza di reato alcuni dei pusher e sequestrato diversi quantitativi di droga.

Desta curiosità la posizione di Ciro Guasco, 67 anni, finito ai domiciliari. Infatti per reati connessi a questo procedimento, lo stesso è stato già condannato ed oggi sconta una pena definitiva. “In data 18 ottobre 2021 si è tenuto l’interrogatorio di garanzia presso il commissariato di polizia di Giugliano in cui il mio assistito ha fornito la propria versione dei fatti e specificato, in particolare, di essere in stato di detenzione domiciliare da circa 19 mesi, rappresentando l’esistenza di ben due misure identiche e chiedendo la revoca della seconda. In sostanza, nel marzo 2020 il Guasco fu arrestato in flagranza di reato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, imputazione che ha già subito attraverso lo svolgimento di un precedente procedimento e che tuttora sta scontando” – le parole di Giovanni Calabrese, avvocato di Ciro Guasco

Secondo l’avvocato Giovanni Calabrese, il suo assistito attualmente viene inserito in un contesto più grande, atteso che, in relazione ai fatti specificati, si trattava di un singolo arresto in flagranza di reato mentre l’odierna indagine vede coinvolte ben 11 persone in cui risponderebbe di fattispecie di reato simili, se non connesse a quelle contestate nel precedente procedimento.

A seguito dell’interrogatorio di garanzia l’avvocato Calabrese ha predisposto istanza di riesame atteso che ritiene insussistente il pericolo di reiterazione del reato cosi come contestato nella nuova ordinanza cautelare considerata la permanenza domiciliare del Guasco da più di un anno e mezzo.

 

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