Sant’Anastasia. Firmato il protocollo d’intesa tra l’associazione “San Ciro Onlus”, il Comune di Sant’Anastasia e il Santuario di Madonna dell’Arco. S.Anastasia. Protocollo d’intesa, la firma per valorizzare ‘Le Nostre radici’
Terra ricca di storia, di tradizioni e perchè no anche di leggende. Per secoli la fede mariana alla falde del Monte Somma ha convissuto con le tradizioni popolari che sono nate in quel territorio di contadini, un tempo casale e oggi Comune. Sant’Anastasia ha ancora tanto da dare, ma prima di farlo necessita di recuperare e valorizzare tutta la cultura plasmata per secoli da tradizioni popolari e riti devozionali. Centro di questa rinascita storico-culturale non può che essere il Santuario di Madonna dell’Arco, proprio oggi nella sua “Sala Capitolare” è stato firmato un protocollo d’intesa “Le Nostre Radici” per realizzare tale obiettivo. Anima del progetto l’associazione “San Ciro Onlus” che ha trovato pieno appoggio nell’Ente comunale e naturalmente nei padri domenicani, da sempre pionieri di tali iniziative e progettualità. A moderare l’incontro la giornalista e docente di Lettere Rita Terracciano. Ad introdurre i lavori con un’esecuzione musicale ispirata ai tradizionali canti dei fujenti: il pianista Lino Borrelli. Foto
«Noi collaboriamo con tutti, siamo legati alle radici e alla cultura del territorio. Il nostro cuore è anastasiano, dobbiamo valorizzare la nostra storia», ha dichiarato il presidente Vincenzo De Francesco. Il priore Gianpaolo Pagano commenta il protocollo d’intesa con l’importanza di salvaguardare la tradizione legata alla devozione mariana: «Il titolo Le Nostre Radici è provvidenziale; per due anni non c’è stato il pellegrinaggio del lunedì in Albis, è questo rischia di spezzare una continuità lunga secoli. Oggi per affermare la presenza e la forza di queste radici questa iniziativa è un aiuto fondamentale». É intervenuto poi il medico e studioso Luigi De Simone, presidente dell’associazione Jocundi e direttore artistico delle iniziative culturali che verranno:«Quando parlo di radici mi viene in mente l’olivo: un tronco storto con radici forti e foglie tenui e cangianti. Sant’Anastasia senza Madonna dell’Arco è un tronco senza radici. Dobbiamo trovarle da lontano per andare lontano, bisogna quindi spendersi per trovare procedure e modi per far venire fuori queste foglioline; quindi ben vengano queste iniziative. Luigi De Simone c’è». L’assessora al ramo Veria Giordano, entusiasta, riconferma tutto il suo appoggio: «Il recupero delle radici bisogna rafforzarlo con la comunità quindi quando l’associazione ha proposto questo protocollo d’intesa abbiamo accettato subito e abbiamo sposato subito questa idea. In qualità di assessore alla Cultura e al Turismo ci tengo moltissimo a questa progettualità e ci sarà tutta la nostra attenzione a riguardo» così Giordano che ha poi ringraziato il lavoro svolto dalla responsabile dell’ufficio Cultura Paola Maione e il consigliere Pasquale Romano, in qualità di presidente della commissione cultura. Ecco poi, parte dell’intervento finale del primo cittadino Carmine Esposito che punta ai giovani e alla necessità di formarli sul patrimonio culturale della cittadina affinchè non si perdano le importanti tradizioni antropologiche del territorio: «Come sindaco e come Amministrazione che mi sostiene, il progetto di recupero delle tradizioni lo abbiamo iniziato già nel 2010 in occasione del bicentenario con grandi manifestazioni e iniziative. Con il protocollo firmato questa mattina è l’inizio di una serie di iniziative che verranno, dove Luigi De Simone sarà il direttore artistico. Dobbiamo incentivare quelle che sono le tradizioni, le imprese e i nostri prodotti per dare sostanza al pellegrinaggio della Madonna dell’Arco. Dobbiamo interessarci ai giovani, formarli su quella che è la cultura e la storia del nostro paese e soprattutto sulla devozione e tradizione secolare del Santuario».
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