giovedì 28 Novembre 2024
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Carabinieri, il nuovo comandante provinciale: “Napoli città impegnativa, che stimola”

Napoli. “È una realtà impegnativa, aggressiva, ma che non spaventa anzi stimola”. Parla così di Napoli il nuovo comandante provinciale dei carabinieri il generale Enrico Scandone che si è presentato alla Stampa spiegando che vede il suo nuovo incarico come un “Impegno investigativo importante, sono emozionato ed orgoglioso di essere a Napoli. Ho fiducia nei miei collaboratori e grande fiducia nella cittadinanza. Ho già conosciuto i colleghi delle altre forze di polizia, ho visto che questa è una città dove si fa squadra e sono convinto che continueremo alla stessa maniera”.
Scandone, 52 anni, sposato e padre di due figli è piemontese con origini campane (napoletane e avellinesi, ha specificato). Ha dalla sua un vasto curriculum ed un’ottima preparazione.

Si è insediato il 2 agosto ed ha già fatto visita a due dei Gruppi più grandi della Provincia. “Napoli è vasta con ogni zona con le sue peculiarità. Giá stato a Castello di Cisterna e Torre Annunziata e gruppo di Napoli.
Il nostro compito – ha sottolineato il comandante – è stare vicino ai cittadini, garantire la loro sicurezza e poi intervenire per la repressione dei fenomeni criminali che purtroppo sono evidenti e aggressivi e rispetto ai quali forniremo sempre in modo fedele e trasparente il nostro contributo all’Autorità giudiziaria. Credo fortemente – ha aggiunto – nell’importanza del presidio del territorio a cui si deve aggiungere lo sforzo investigativo per cercare di estirpare e colpire ogni forma di criminalità organizzata ma la prevenzione viene prima”.

Prima di arrivare a Napoli, il comandante ha riferito di aver interloquito con diversi dei suoi predecessori “tutti mi hanno detto di essere andati via da questa città con un importante arricchimento umano e professionale e dunque sono certo che Napoli arricchirà anche me perché se è vero che ha tanti problemi è altrettanto vero che ha un patrimonio umano e culturale importantissimo”. Il comandante ha spiegato che aveva già visitato Napoli da turista ed ha espresso l’auspicio di conoscerla ora da “cittadino napoletano” tant’è che una delle cose che lo ha colpito arrivando al lavoro è stato il monumento dedicato a Salvo D’Acquisto. “Lavorare a pochi passi da un esempio così importante è uno stimolo in più”.

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