Ottaviano. Riceviamo e pubblichiamo una lettera di genitori di bambini autistici preoccupati dall’interruzione delle terapie per via di mancanza di fondi da parte dell’Asl Napoli 3 Sud:
“Siamo Genitori di bambini e ragazzi a cui, all’età di 3 anni, è stata diagnosticata una delle più devastanti patologie che possono colpire i bambini: L’autismo! Quando in famiglia abbiamo appreso questa triste notizia, noi genitori siamo stati pervasi da un immediato senso di impotenza e di incapacità ma, poi, per amore dei nostri figli ci siamo immediatamente “rimboccati le maniche” ed abbiamo dato fondo a tutte le nostre forze per metterci alla ricerca di tutto quanto fosse possibile per dare, al nostro bambino, tutte le cure più idonee affinché potesse acquisire quanta più autonomia di vita e per consentirgli la dignità dovuta ad ogni essere umano e il massimo sollievo per le sue problematiche. E fu così che dopo svariate ricerche, visite, controlli, accertamenti e quant’altro, siamo approdati al Centro Neapolisanit presso il quale i nostri figli, ancora tutt’oggi, vengono seguiti in terapia secondo le migliori e più moderne tecniche abilitative ed educative che fanno capo alle ultime metodologie in questo campo. Ma ecco che poi arrivano ancora brutte notizie. Con una lettera datata 28/07/2021, il centro ci comunica che dal prossimo primo settembre, per i nostri figli, resteranno senza alcun trattamento terapeutico in quanto l’ASL NA 3 SUD non consentirebbe il prosieguo dei trattamenti per raggiunti limiti di budget assegnato al Centro Neapolisanit. Lasciamo immaginare il baratro in cui ci siamo sentiti cadere con le nostre famiglie. Allora vorremmo rivolgerci proprio alle istituzioni ed in particolare ai dirigenti della ASL Napoli 3 Sud. Parliamo spesso di rispetto per il “diverso”, per chi soffre. Questo è uno sforzo che a volte non riusciamo a riservare neanche a noi stessi magari per eccesso di impegni o per incomprensioni ma nessuno ferma il proprio pensiero sul fatto che la mancanza di rispetto nasconde un’altra insidia: l’umiliazione. E noi oggi ci sentiamo umiliati. Umiliati da un sistema sanitario che ragiona solo su numeri e non considera gli effetti che questi numeri possano provocare. Anche se si deve dire che non tutto il sistema ragionale funziona così, infatti nelle altre A.S.L. hanno risolto la problematica con il rispetto delle regole/decreti legiferati dall’amministrazione regionale. Infatti, non si comprende come sia possibile che la A.S.L. Napoli 3 Sud non abbia messo in campo nessuna strategia per consentire il prosieguo dei trattamenti di tanti bambini e ragazzi che necessitano di proseguire regolarmente nei loro percorsi terapeutici, nonostante la Regione Campania abbia emesso appena poco più di 100 giorni fa, la D.G.R.C. 131 del 31/03/2021 alla quale il Presidente De Luca ha dato forza invitando i Direttori Generali delle AA.SS.LL. (giusta nota 2021-15721/UDCP/GAB/VCG2 del 23/07/2021), ad assicurare il livello di assistenza sino ad oggi erogato al fine di non penalizzare gli utenti. Invitiamo, dunque, tutti i responsabili a rivedere queste posizioni restrittive che provocano solo disagi sul già noto disagio in cui siamo costretti a vivere noi, con le nostre famiglie, che già affrontano quotidianamente tutte le problematiche legate alla gestione dei propri bambini.
Non umiliateci oltre!
Tenente in conto che l’umiliazione spesso porta alla derisione e noi non vogliamo essere derisi oltre a quanto già ci è stato riservato dalla vita”.
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