giovedì 28 Novembre 2024
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Nasce a Nola il dolce dedicato alla sposa di San Paolino. L’iniziativa dell’associazione “United for Life”

Nola. Un cuore di caprese al limone con gocce di cioccolato dedicato a Therasia, la donna di origini spagnole di cui si innamorò Paolino da Bordeaux (prima della sua conversione) e che divenne sua sposa.

Il dolce nasce da un’idea dell’associazione “United for life” di cui è presidente la giovane nolana Angela Carbone con l’obiettivo preciso di raccogliere fondi da destinare ai progetti della Breast Unit dell’ospedale Cardarelli di Napoli.

Il sodalizio nolano, infatti, da anni collabora con il polo di eccellenza napoletano impegnato nella prevenzione e nella cura del tumore al seno, sostenendo gran parte delle iniziative in favore delle donne.

Ultima, in ordine temporale, la donazione di reggiseni specifici post operatori per le pazienti che hanno subito un intervento al seno.

Il dolce, che può essere acquistato fino alla fine di giugno con una donazione minima di 12 euro, è stato realizzato dal pastrychef Raffaele Nappi della pasticceria Coco’s che ha la doppia sede a Comiziano (da trenta anni) e in piazza Duomo a Nola da dieci anni. La torta si presenta come una caprese al limone a forma di cuore con gocce di cioccolato. Al centro è inserito un fiore di zucchero che simboleggia un giglio (da qui il nome “un fiore per Therasia” in onore del mese di giugno) creato dalla cake designer Linda Sicondolfi.

“Sempre al fianco delle donne che lottano per la vita – spiega la presidente dell’associazione “United for Life”, Angela Carbone – In questo tempo di sospensione in cui, per il secondo anno consecutivo, anche la Festa dei Gigli di Nola si ferma a causa dell’emergenza sanitaria, abbiamo pensato ad un qualcosa che rispecchiasse i valori di fede e speranza. Da qui nasce l’idea del dolce ispirato a Therasia, donna forte e coraggiosa che ha accompagnato la vita di San Paolino avvicinandolo alla fede prima ed alla conversione poi, soprattutto dopo la morte del loro figlioletto Celso. Therasia potrebbe essere una di noi – continua Angela – nel nostro immaginario incarna infatti la donna di oggi alle prese con le difficoltà e gli imprevisti, talvolta anche tragici, della vita. Ma nonostante ciò non si arrende e continua a vivere, mossa dalla fede che è il primo veicolo di avvicinamento alla speranza. Grazie alle tantissime richieste che stiamo ricevendo. In questi giorni siamo in contatto con la Breast Unit del Cardarelli di Napoli per capire quale potrebbe essere il prossimo progetto da sostenere e di cui – aggiunge – come sempre, daremo conto alle persone che ci danno fiducia. Insieme possiamo vincere. Anche il cancro”.

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