Sant’Anastasia. Una discarica a cielo aperto in via Cesarea, tanto da spingere
Ines Barone, esponente di Europa Verde, ad inviare una segnalazione al
consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli: “Mi devi aiutare per un problema enorme di una discarica che va sempre a fuoco in una zona di campagna a Sant’Anastasia, in via Casarea, vicino alle coltivazioni e non si riesce nemmeno più a passare con la macchina. Sono anni che si fanno segnalazioni ma nessuno interviene.” Non è tardata ad arrivare, sulla bacheca del consigliere, la risposta
dell’assessore al ramo Ciro Pavone all’esponente verde:
“Da quando sono diventato assessore all’Ambiente di questo Comune, in sei mesi effettivi di lavoro abbiamo già provveduto alla bonifica di 21 siti inquinati e contestualmente alla pulizia completa di lagnuoli comunali e Regi Lagni, nonostante la competenza di questi ultimi fosse dell’Ente Regione, struttura che lei governa in qualità di consigliere eletto nelle fila dell’attuale maggioranza, da cui però non abbiamo purtroppo ricevuto alcun tipo di supporto, nonostante i solleciti per iscritto effettuati dall’Ufficio comunale competente. I suddetti interventi di bonifica, hanno consentito di recuperare dal nostro territorio circa 100 tonnellate di rifiuti abbandonati. Inoltre, le rammento che per la prima volta nella storia di questo Comune, nel Bilancio approvato due settimane fa, sono state stanziate cifre ad hoc per la bonifica delle aree inquinate. Siamo in procinto di affidare la Gara per la rimozione dei materiali. Le dirò di più, ovviamente. Nell’arco del 2021 – a partire già da giovedì prossimo – l’Ente che mi pregio di amministrare, interverrà per la bonifica di circa 25 aree abbandonate. Lo stanziamento complessivo sarà di oltre 100.000 € e il Piano di lavoro prevede il recupero e lo smaltimento di circa 200 tonnellate di rifiuti. È previsto – di concerto – un intervento per la messa in sicurezza di suddette aree, attraverso l’installazione di 60 fototrappole e la protezione delle strade di accesso alla nostra montagna, con l’installazione di un sistema di videosorveglianza con innovati dispositivi di rilevatori di targhe. E tanto altro che non sto qui a rammentare. Tutto questo prima della fine dell’estate. Anche la zona rappresentata nelle foto sarà bonificata. Senza l’aiuto di nessuno, ma solo con la forza e la passione che contraddistingue la nostra azione”. Alle dichiarazioni dell’assessore Ines Barone sembra non concordare e commenta:
“Osserviamo con attenzione il tuo lavoro, ciò non ci esime dall’essere attenti osservatori degli scempi che oltraggiano ed offendono il nostro territorio . Scempi ad opera di veri criminali che vanno contrastati senza se e senza ma. Che io sappia la regione non è in grado di pagare le bonifiche che poi tra l’altro vanno effettuate dallo stato centrale. È il Comune che ha la responsabilità ed il dovere della pulizia delle zone interne. Stanziare in bilancio, così come avete fatto due settimane fa, cifre minime sindacali per la pulizia del territorio è il minimo che si possa fare. È dovere di una amministrazione che ha come mansioni principali quella della pulizia. Resto basita nel leggere che per la prima volta nella storia di Sant’Anastasia questa amministrazione sarebbe stata la prima ad aver stanziato cifre esorbitanti nel bilancio per la rimozione dei rifiuti . A parte che non è così, ti ricordo che questa non è una gara ma una missione da parte di tutti noi che teniamo al nostro Paese. Tu continua il tuo lavoro, noi continueremo con le nostre denunce e segnalazioni , certi di essere da pungolo e di fare cosa grata”. “Ovviamente tutti siamo liberi di evidenziare gli scempi che ci circondano, ma da chi governa un’Ente importante come la Regione mi aspetto soluzioni e sostegno. E ti rammento che nostro malgrado sulla pulizia dei Regi Lagni la Regione Campania ha fatto orecchie da mercante, lasciandoci al nostro destino. Per quanto riguarda invece la bonifica dei siti inquinati, non mi pare che questa amministrazione regionale abbia posto particolare attenzione al problema. Faremo da soli anche in questo caso, come ho appunto evidenzato nel primo commento. Noi dal canto nostro ci assumeremo tutte le responsabilità del caso e faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità, come stiamo facendo dal nostro insediamento. Poi il tempo ci dirà chi avrà ragione” l’ultima replica dell’assessore Pavone.