Pomigliano d’Arco. Avevano già richiesto la mattina del 13 aprile più controlli i residenti della zona limitrofa del Parco delle Acque, il pomeriggio stesso poi l’aggressione ai danni del 13enne colpito al volto con una tirapugni. La missiva protocollata, scritta da associazioni e comitati di Pratola Ponte e dei residenti di via Gramsci, denunciava agli organi competenti la presenza di assembramenti e soprattutto di scooter che “scorazzavano” nel parco o sulla pista ciclabile, pertanto i pomiglianesi di quella zona chiedevano più controlli perchè “la percezione di insicurezza ha raggiunto livelli altissimi“, così leggiamo nella lettera protocollata. Purtroppo proprio nel pomeriggio il brutto episodio, conferma che quella zona esigeva davvero più controlli. «Non vogliamo far polemica, ma è una zona che deve essere attenzionata. É un parco aperto, periferico e bisogna assolutamente evitare ciò che è successo martedì scorso», ci dice chi lavora in prossimità del parco. Alla luce dei fatti recenti, i residenti continuano a chiedere: “maggiore controllo e maggiore vigilanza per la incolumità e la sicurezza di commercianti e residenti”, come già esposto la settimana scorsa.
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