sabato 23 Novembre 2024
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Processo per 7 dirigenti del Partito Democratico

SOMMA VESUVIANA. Comincerà il prossimo 13 gennaio davanti al giudice di Pace di Sant’Anastasia il processo per 7 tra dirigenti ed ex dirigenti del Partito Democratico di Somma Vesuviana, rispondo di diffamazione in concorso.

I fatti risalgono al maggio del 2011 e vittima del reato è il consigliere comunale Crescenzo De Falco, già all’epoca iscritto al partito. Nei giorni scorsi è stato notificato ai sette dirigenti di allora (il segretario Pietro Allocca, Massimiliano Martone. Maria Gabriella Esposito, Valentina Raia, Mario Coppola, Maurizio De Nino, Vincenza Alaia) il decreto di citazione a giudizio che gli comunica infatti che sono state concluse le indagini preliminari relative al procedimento penale in questione e fissa l’udienza per il 13 gennaio 2015 alle ore 9. I sette rispondono, appunto, di diffamazione in concorso. Il pm Rita Punzo ha accertato che, mediante comunicazione scritta, offendevano la reputazione di Crescenzo De Falco affermando “di avere pubblicato manifesti col simbolo del Pd senza autorizzazione del partito, di non aver rispettato dei percorsi decisionali partecipati e trasparenti, aver diffuso materiale riservato, di avere falsificato la firma del segretario”.

Una storia cominciata appunto tre anni fa. Allora il Comune di Somma era al centro di gravi polemiche scatenate dall’accusa nei confronti dell’ex sindaco Raffaele Allocca di aver ottenuto voti in cambio di promesse di lavoro. In quei giorni uscì un manifesto dal titolo “Voti comprati” proprio contro Allocca e firmato “NOI militanti di base”. Un manifesto che non piacque al primo cittadino che minacciò di querelare il segretario dei Democratici Pietro Allocca, quest’ultimo allora decise di scusarsi con il sindaco e dichiarò di non essere l’autore del manifesto. Il 18 maggio del 2011 per chiarire la vicenda fu convocata una riunione di segreteria nella quale i componenti decisero di sospendere Crescenzo De Falco, considerato l’autore del manifesto, ma si andò oltre, stabilirono di chiedere all’organo di garanzia provinciale dei Democratici di “cacciare” De Falco in base “all’articolo 13 comma 3 del regolamento che disciplina le sanzioni derivanti dalla violazione delle norme dello Statuto e del codice etico”. Il 9 ed il 22 giugno successivi si tennero nella sezione del Pd due “infuocati” direttivi cittadini nel corso dei quali viene confermata l’accusa a De Falco. Per la segreteria non vi era dubbio: De Falco era l’autore dei manifesti e soprattutto era stato lui a falsificare alla Geset la firma di Pietro Allocca sulla ricevuta di pagamento della tassa d’affissione del manifesto incriminato. Per questa ragione il consigliere comunale querelò, oltre a Pietro Allocca, l’intera segreteria: Massimiliano Martone, Maria Gabriella Esposito, Valentina Raia, Mario Coppola, Maurizio De Nino e Vincenza Alaia oggi imputati del procedimento che comincerà tra 4 mesi. Per quelle scelte e dichiarazioni avventate De Falco, oggi consigliere comunale del Pd, fu sospeso dal partito e poi reintegrato. Accuse diffamatorie che hanno dato adito, negli ultimi mesi, a qualche movimento politico di speculare sulla questione per tentare di accusarlo di episodi simili. Una prima vittoria è arrivata, il pm ha stabilito che le sue accuse sono fondate e a gennaio davanti al giudice l’evolversi della vicenda.

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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