SOMMA VESUVIANA. Un pasticcio o un atto voluto? Difficile da capire cosa stia accadendo riguardo l’assegnazione delle aree verdi nelle rotonde da parte del Comune ad alcuni imprenditori e professionisti. Fatto sta che dopo l’esposto di Crescenzo De Falco (già presidente della commissione Trasparenza del Comune) ed esponente di Primavera Sommese il dirigente del Comune ha fatto qualche passo indietro e dopo una nuova denuncia inviata (tra gli altri) al comando di polizia locale, alla prefettura, alla procura di Nola, alla procura generale corte dei conti e al comando regionale della guardia di finanza, gli agenti guidati dal tenente colonnello Claudio Russo sono intervenuti multando 3 imprenditori per una somma di 430 euro ciascuno con l’obbligo di rimuovere i cartelli della rotonde. De Falco ha sottolineato tutte le imprecisioni della determina dirigenziale firmata dal responsabile della Po4 relativa all’iniziativa “Adotta un’area verde della tua città”. In particolare nella denuncia fa riferimento ai passati esposti all’installazione di cartelli che inficiano la circolazione stradale, e l’installazione di alcuni faretti che illuminano la pubblicità in questione attingendo dalla pubblica illuminazione, una installazione che avrebbe bisogno di una doppia autorizzazione considerato che il servizio è stato appaltato ad una ditta esterna.
Lo stesso responsabile Po4 ricevuti gli esposti ha inviato una lettera agli stessi mittenti interessati da De Falco e chiede alla polizia locale di verificare.
E questi, guidati da Russo, hanno verificato con un sopralluogo facendo scattare le multe.
De falco, però, non si spiega come mai all’indomani dell’esposto e prima che la polizia municipale si attivasse sono spariti alcuni cartelli da una rotonda (come é facile verificate con le foto) cartelli pubblicitari di un imprenditore che aveva su Il Mediano si era lamentato delle modalità in cui erano state assegnate le rotonde. “Oggi produrró un nuovo esposto chiedendo alle autorità di verificare eventuali fughe di notizie ed eventuali reati”, conclude
De Falco.
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