SOMMA VESUVIANA. Anomalie troppo evidenti e troppo dannose per le tasche dei cittadini di Somma Vesuviana. Le ha scovate, leggendo una determina dirigenziale del Comune, Crescenzo De Falco, ex presidente della commissione Trasparenza e oggi componente del gruppo politico “Primavera Sommese”. Troppe anomalie che De Falco ha deciso di segnalare in un esposto inviato al Responsabile Anticorruzione del Comune, il segretario generale Massimo Buono, il Responsabile PO n°4, il Responsabile Polizia Municipale, e il prefetto di Napoli. Un esposto che ha il seguente oggetto: “Esposto-Applicazione D.lgs 50/2016 ed annullamento in autotutela della determina dirigenziale n° 266 PO1 del 28/12/2020 e Reg.Gen.N° 1925 del 29/12/2020”.
“Il giorno 28/12/2020 il Responsabile della PO 4 del Comune di Somma Vesuviana approva una determina la n° 266 del 28/12/2020 della PO4 reg.gen.1925 del 29/12/2020, con il seguente oggetto:
“ARGAM S.R.L. –AGGIUDICAZIONE PROCEDURA NEGOZIATA AI SENSI DELL’ART.36 D.LGS 50/2016 COMMA “ LETT:B E STIPULA RDO N. 2704359 SU PIATTAFORMA MEPA PER L’AFFIDAMENTO DEI LAVORI DI _ MANUTENZIONE ORDINARIA E/O STRAORDINARIA DEL VERDE PUBBLICO COMUNALE- IMPEGNO SPESA”, scrive De Falco nel suo esposto, “All’interno della stessa come si può evincere alla pagina n. 2 della determinazione è previsto solo un elenco approssimativo dei lavori da farsi, mentre non c’è la minima traccia di come previsto dalle normative vigenti (d.lgs 50/2016 articolo 35 commi 4;7;8.) del computo dei lavori analitico con i prezzi dei singoli lavori e dei relativi costi dei servizi richiesti e quindi del valore dell’appalto, comprensivo di eventuali proroghe ed altro. Cosi come posto l’appalto risulta altamente inquinante e condizionabile al punto che chiunque lo vincesse, potrebbe quantizzare a suo piacimento, senza possibilità di contestazione da parte dell’Ente, eventuali costi inusuali (elevati)per i lavori da farsi e quindi non ci sarebbe il controllo della relativa spesa con un grave danno erariale nei confronti del Comune di Somma Vesuviana. A tal fine onde ingenerare costosi contenziosi e eventuali spese inutili senza raggiungere l’obiettivo principale di manutenere e conservare il verde pubblico”. Anomalie, dicevamo, che De Falco aveva sottolineato anche nel corso della trasmissione in diretta “Informiamo la città”, nella quale chiedeva ai responsabili di voler provvedere a recuperare a tale errore e/o mancanza”.
Nulla è stato fatto da qui la decisione di procedere con l’esposto con il quale chiede alle persone cui è indirizzato di “voler predisporre ad hòras l’annullamento della delibera in oggetto, e provvedere eventualmente a riproporre l’appalto preoccupandosi a tal punto di fornire un capitolato degno di questo nome, in modo da rendere l’appalto trasparente ed a norma di legge e fuori da ogni mala-interpretazione. Per concludere si chiede agli organi preposti di voler valutare l’ipotesi di contestazione disciplinare al responsabile della P.04, preoccupandosi e vigilando affinché si applichino le norme vigenti in materia di trasparenza e regolarità degli appalti”.
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