NAPOLI. “Piazza Pulita”, il nome dell’operazione condotta dalla guardia di finanza al porto di Napoli che ha portato all’individuazione e al sequestro di 100 tonnellate di rifiuti speciali e alla denuncia di tre persone.
Vernici e solventi, bombole da utilizzare per gas e ossigeno, pneumatici usati, materiali ferrosi, un muletto, e addirittura un’autovettura ridotta a rottame, alcuni dei rifiuti che i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno sottoposto a sequestro nel corso di tre distinti interventi. I finanzieri del II Gruppo (agli ordini del Tenente Colonnello Dario Marano) hanno eseguito i controlli nell’ambito di specifiche attività di analisi di rischio e osservazione del territorio, individuando nell’area del porto tre aree assegnate in concessione, ad altrettante società, in cui erano ammassate tonnellate di rifiuti parte dei quali classificati come “pericolosi”.
In particolare, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto sei container: cinque dei quali pieni di materiali considerati dannosi per la salute, tre cassoni, di cui due pieni di rifiuti, sette semirimorchi per trasporto di container.
Al termine dell’operazione, le aree, per complessivi 1700 metri quadri, sono state sottoposte a sequestro e tre responsabili sono stati denunciati per attività di gestione, deposito e stoccaggio di rifiuti senza le previste autorizzazioni.
I militari hanno anche accertato che almeno due dei tre accumuli di rifiuti erano presenti da tempo, ed uno veniva utilizzato come sorta di deposito da parte di una società concessionaria, un deposito naturalmente non autorizzato per il quale l’autorità portuale aveva anche sollecitato il concessionario affinchè rimuovesse i rifiuti, ma questo non era accaduto da qui il sequestro e la denuncia.
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